Cronache

Migranti, "Al buio per mesi nei campi in Libia"

 

Rocca di Papa, (askanews) - Maiden ha 22 anni, arriva dall'Eritrea. Ha trascorso un anno e due mesi nei campi libici. Racconta ad askanews di torture e violenze subite. Gli occhi commossi nel ricordare quei giorni trascorsi in una stanza al buio, tutti ammassati. Maiden era tra i cento rifugiati a bordo della nave Diciotti, rimasta per quasi sei giorni al porto di Catania, prima di giungere a Rocca di Papa, al centro accoglienza Mondo Migliore."Sono passato dall'Etiopia, poi Sudan, Ciad, e in Libia. Ci ho messo un mese e una settimana. Sono fuggito dall'Eritrea per motivi politici. Sono rimasto in Libia un anno e due mesi. Prima siamo arrivati a Kufra, poi a Ben Walid. Stavamo in prigione, se pagavi venivi trattato un 'po' meglio'. E' stato molto brutto, non vedevi nemmeno la luce del sole, stavi sempre chiuso. Venivamo da posti diversi, eravamo tutti chiusi nello stesso posto, in prigione. Una stanza con 80 persone, in un'altra più di cento, un'altra 50. Diverse stanze con tante persone chiuse. Si dormiva per terra. Avevamo un piatto di pasta in bianco divisa tra sette-otto persone. Non ti facevano muovere, non potevi uscire; se uscivi cambiavi prigione o venivi venduto. Sono stato venduto a un altro gruppo una volta; ha pagato la mia famiglia in Eritrea".L'intero reportage su www.askanews.it