Cronache

Sanità, Gelli: al via la riforma sulla responsabilità dei medici

 

Stresa (askanews) - Entro la fine del 2016 verrà approvata la legge sulla responsabilità professionale dei medici, tassello importante nella volontà politica di contrastare la mala pratica delle azioni giudiziarie indiscriminate contro medici e strutture per incassare risarcimenti, e le conseguenti disfunzioni della cosiddetta "medicina difensiva". E' quanto ha confermato Federico Gelli, primo firmatario della legge."L'obiettivo - ha spiegato Gelli - è approvare entro novembre la legge al Senato, questo vuol dire che nella sostanza le due Camere sono riuscite nell'arco di un anno e pochi mesi a fare una legge che è più di vent'anni che il mondo dalla Sanità italiana sta aspettando; operatori e cittadini. La legge si dipana in alcuni articoli importanti: il primo è quello che introduce nella legislazione italiana il principio che la sicurezza delle cure è parte integrante del diritto alla salute. Si interviene poi negli gli articoli successivi con una azione di prevenzione rendendo obbligatorio l'introduzione della funzione di risk management in ogni struttura pubblica e privata. E poi si modifica il codice penale e il codice civile: si introduce una sostanziale depenalizzazione della colpa sanitaria e si aumentano le tutele e le garanzie nei confronti degli operatori sanitari per le responsabilità di natura extracontrattuale per i professionisti".Fare causa ai medici e agli ospedali per danni subiti a seguito di prestazioni sanitarie, spesso con l'unico obiettivo di di spillare cospicui risarcimenti, è diventata una prassi diffusa in Italia. E' un dato che emerge evidente dalla dimensione dei ricorsi: a oggi sono oltre 300mila le cause giudiziarie di questo tipo aperte nei tribunali italiani. Per tutelarsi i medici prescrivono esami su esami: un eccesso di prudenza che determina un'overdose di accertamenti a carico della Sanità pubblica, per un costo stimato di oltre 13 miliardi di euro all'anno, più del 10% del costo complessivo della Sanità pubblica.Franca Biondelli, sottosegretario al Lavoro e alle politiche sociali."E' una vita che si lavora sulla medicina difensiva - ha spiegato - credo che le persone avranno più certezze e si sentiranno più tutelate piuttosto che fare centomila esami inutili, solo perché il medico ha paura. La medicina difensiva ha stressato molto gli operatori, ma anche il paziente".Nella nuova normativa, in sintesi, viene depenalizzato l'errore medico non voluto, a meno che il medico abbia agito con negligenza o imprudenza, oppure peggio, con volontà, provocando danni al paziente. Il paziente può agire contro la struttura, che eventualmente eserciterà rivalsa contro il medico entro un tetto di tre annualità lorde. E comunque prima della causa è previsto un percorso di conciliazione davanti al giudice."Nella legge non tutelano solo gli operatori, ma si permette ai cittadini di avere una possibilità più rapide e certa dell'indennizzo del risarcimento per i danni subiti dal sistema sanitario pubblico e privato del nostro Paese", ha confermato Gelli.La nuova normativa è stata presentata da Federico Gelli e dal sottosegretario Franca Biondelli, in occasione delle Giornate Cardiologiche della Fondazione Iseni che hanno riunito a Stresa 140 cardiologi italiani. Nell'incontro si è discusso anche del futuro della Sanità tra innovazione tecnologica, costi sostenibili e collaborazione tra Sanità pubblica-privati."Qualcuno parla di Sanità pubblica, qualcuno di sanità privata - ha detto Fabrizio Iseni, presidente della Fondazione Iseni - Io rappresento attraverso la fondazione Iseni la Sanità 3.0: è giusto per i cittadini che esistano gli ospedali pubblici, che esistano realtà sanitarie sul territorio con i medici di medicina generale, ma bisogna anche comprendere che si deve avere la possibilità di utilizzare grande tecnologia per la saluta di tutti. Noi siamo di supporto alla sanità pubblica. Attraverso la Fondazione Iseni abbiamo deciso di applicare dei prezzi calmierati anche per prestazioni di alto standard come la Tac multistrato o l'ecocardiografia tridimensionale. Immaginare di avere la possibilità di eseguire degli esami al prezzo del ticket, in regime privato è il mio obiettivo per la sanità privata del futuro, Sanità 3.0".