Cronache

Sequestrata la nave Aquarius per "traffico rifiuti", indagata Msf

 

Roma, (askanews) - La Procura di Catania ha ordinato ilsequestro della nave Aquarius e messo sotto indagine l'ong Medici senza Frontiere, che con la nave era impegnata nel salvataggio di migranti nel Mediterraneo, con l'accusa di traffico illecito di rifiuti. Secondo un comunicato della procura i 24 indagati nell'inchiesta, denominata "Borderless", avrebbero "sistematicamente condiviso, pianificato ed eseguito un progetto delittuoso di illegale smaltimento di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi a rischio infettivo, sanitari e non, derivanti dalle attività di soccorso dei migranti a bordo delle navi Vos Prudence (da marzo 2017 a luglio 2017) e Aquarius (dal gennaio 2017 al maggio 2018). La nave Aquarius al momento è ormeggiata nel porto francese di Marsiglia.Lo smaltimento illecito secondo la procura di Catania avrebbe riguardato 24 tonnellate di rifiuti pericolosi, frutto di 27 sbarchi di migranti dall'Aquarius e sette dalla Vos Prudence.I finanzieri del Comando Provinciale di Catania e della Sezione Operativa Navale di Catania, unitamente al Servizio Centrale Investigazione Criminalita Organizzata (SCICO), hanno sequestrato 460 mila euro corrispondenti secondo le accuse al profitto dei delitti contestati presso i rappresentanti dell'ong e due agenti marittimi.Immediata la replica di Medici Senza Frontiere (Msf), che ha condannato con forza l'ordine di sequestro definendolo una misura "sproporzionata e strumentale, tesa a criminalizzare per l'ennesima volta l azione medico-umanitaria in mare"."Tutte le nostre operazioni in porto, compresa la gestione dei rifiuti, hanno sempre seguito procedure standard", ha sottolineato l'ong. "Le autorità competenti non hanno contestato queste procedure né individuato alcun rischio per la salute pubblica da quando Msf ha avviato le attività in mare nel 2015".Msf ha ribadito piena disponibilità a collaborare con le autorità italiane pur respingendo categoricamente l accusa di aver organizzato qualunque attività abusiva finalizzata al traffico illecito di rifiuti e contestando la ricostruzione della procura. Dopo la valutazione del decreto di sequestro e un analisi interna, che dimostrerebbe come le accuse siano "inaccurate e fuorvianti", l'ong umanitaria ha annunciato che presenterà ricorso al Tribunale del riesame.