Culture

Artissima 2020: una cacofonia per trasmettere energia creativa

 

Torino, 23 ott. (askanews) - Il Covid ha cambiato gli scenari anche nel mondo dell'arte, ma Artissima, la fiera torinese del contemporaneo, ci sarà anche nel 2020, seppur in forma, per così dire, ibrida o, per usare la metafora musicale scelta dagli organizzatori, acustica, "unplugged". Il tradizionale spazio dell'Oval non sarà protagonista quest'anno, ma per la parte in presenza, ci saranno spazi in tre musei della città: Palazzo Madama, il Museo d'Arte orientale e la GAM."Siccome è vero che la compresenza di tante persone non è fattibile - ha detto ad askanews la direttrice di Artissima, Ilaria Bonacossa - ma la voglia di vedere l'arte dal vivo rimane, abbiamo provato a cambiare un po' le coordinate e a diffondere nel tempo e nello spazio la visione di Artissima: quindi ci sono tre spazi, ma la durata è fino al 9 gennaio. Viene presentata Artissima Unplugged, che è una parte di tutto questo sistema che si parla, viene presentata una mostra dal titolo 'Stasi frenetica', che era il tema di Artissima fin dall'inizio, che in qualche modo è un distillato di quello che le gallerie avrebbero portato alla fiera".Insomma uno dei cuori di questa edizione è la mostra mercato, e qui le galleria porteranno parte di ciò che avrebbero voluto esporre all'Oval, rinnovando, in spazi museali, quella relazione frizzante tra esposizione e fiera. E poi naturalmente ci sono le parti digitali, anch'esse chiamate a mantenere lo spirito classico dell'evento, pur con metodologie diverse e aggiornate."L'unione fa la forza - ha aggiunto la direttrice - e mettersi insieme per offrire una piattaforma dove le opere si vedono e c'è la possibilità di vedere l'arte ci sembrava un esperimento che valeva la pena fare. In fondo i momenti complessi sono quelli nei quali puoi provare a sparigliare le carte, perché vale tutto. Ci sarà un livello di cacofonia, spero una cacofonia creativa nella quale questo rumore parla di un'energia creativa e di quello che stanno facendo gli artisti".In particolare in rete si terrà Artissima XYZ, che riunisce le sezioni curate della fiera, quelle che sono in un certo senso il marchio di fabbrica dell'evento. "Tre sezioni, in digitale, ma ogni sezione avrà video con i curatori, video con i galleristi, podcast, poi ovviamente ci sono le opere in vendita con i prezzi, ma anche materiali d'archivio, cataloghi. Quindi - ha concluso Ilaria Bonacossa - l'idea è quella di ricreare quell'esperienza di entrare in uno stand di una sezione curata, dove puoi incontrare l'artista, il gallerista e quindi vivere più delle sole opere. Non è solo una viewing room, ma una sorta di piattaforma editoriale trasversale".La sensazione, in attesa dell'inaugurazione, è che il momento di crisi abbia stimolato tutti a cercare nuove strade che, qui come in altri settori, possono anche andare oltre il tempo emergenziale e rappresentare nuovi modelli stabili per il futuro.