Culture

Biennale Architettura, l'Antartide come non lo avevamo mai visto

 

Venezia, 28 mag. (askanews) - Un'immagine ad alta risoluzione dell'Antartide, continente cruciale per il futuro del pianeta, poco narrato, ma molto conteso. E' questo l'obiettivo del progetto "Antarctic Resolution", che viene presentato da Unless, agenzia non-profit che si dedica alla ricerca sui territori estremi, all'interno della 17esima Biennale di Architettura di Venezia. Alla vigilia del 200esimo anniversario del primo avvistamento dell'Antartide i maggiori esperti mondiali sono stati invitati a contribuire a uno studio che considerasse le tematiche geopolitiche, scientifiche e architettoniche legate a quelle terre polari. Il risultato è una pubblicazione di oltre mille pagine che costituisce una sorta di nuova enciclopedia del settimo continente.E all'architetto Giulia Foscari, fondatrice di Unless, abbiamo chiesto che cosa posiamo vedere ora, grazie all'alta risoluzione della nuova fotografia, che non vedevamo prima: "Il ruolo fondamentale che l'Antartide ha nell'ecosistema mondiale - ci ha risposto - da un punto di vista climatico, per esempio: in Antartide i ghiacci che si accumulano sulla superficie sono più o meno equivalenti al 70% dell'acqua dolce del nostro pianeta esono al tempo stesso i contenitori dell'archivio planetario più importante per i dati climatici sul pianeta, importantissimi per definire le politiche ambientali. Nello stesso tempo però rappresentano la più grande minaccia per tutte le città costiere, perché qualora si sciogliessero quei ghiacci l'innalzamento del mare sarebbe di 60 metri".Scenari ovviamente apocalittici, ma che sono parte del nostro presente e dei nostri possibili futuri. La ricerca, che si inserisce perfettamente nel sistema di pensiero della Biennale di Hashim Sarkis, non propone soluzioni, ma mette sul tavolo con chiarezza i fatti con cui dobbiamo confrontarci, a partire proprio dallo scioglimento dei ghiacciai, di cui nel Padiglione centrale dei Giardini ne viene riproposto il poderoso rumore."Questa è un'opera di Arcangelo Sassolino - ha aggiunto Giulia Foscari ad askanews - sviluppata in collaborazione con David Vaughan, uno dei massimi glaciologi dell'Antartide, specialista del ghiacciaio Thwaites, uno dei più pericolosi il cui scioglimento da solo potrebbe provocare un innalzamento del mare di tre metri. Vaughan ha collaborato con Sassolino e con Unless per ricreare il suono dei ghiacciai che si rompono in Antartide. Io sono stata in Antartide e questo suono l'ho sentito. Quando siamo stati invitati a esporre la ricerca in Biennale abbiamo ritenuto che l'unica cosa che potevamo trasmettere che fosse veritiera, perché è molto difficile rappresentare questo continente, potesse essere questo suono".Partendo dallo spirito di cooperazione antartico, dove il bisogno di sopravvivenza unisce le persone, Unless vorrebbe lanciare da Venezia l'idea di una piattaforma globale per promuovere uno sforzo comune di programmazione del futuro dell'Antartide e, di conseguenza, del nostro intero pianeta. Anche questa è la Biennale di Architettura del 2021.