Culture

"Ettore il riccio viaggiatore" va alla scoperta di Milano

 

Roma, 6 mag. (askanews) - Favorire la conoscenza e l'amore per la storia dell'arte fin dalle scuole primarie. Questo l'obiettivo del libro "Ettore il riccio viaggiatore, un'avventura a Milano" (Scalpendi Editore), promosso e sostenuto da Euroma2.Il volume, presentato nel centro commerciale del quartiere Eur, è la terza edizione, dopo Roma e Venezia, della collana di libri per bambini ideata da Camilla Anselmi e illustrata da Valentina Fontana, dedicata alle città d'arte italiane, che vede il simpatico protagonista, Ettore il Riccio viaggiatore, accompagnare i piccoli lettori alla scoperta dei luoghi d'arte e storia del nostro paese. L'autrice Camilla Anselmi:"Si è scelto di utilizzare un unico personaggio affinchè i bambini si possano affezionare e identificare in lui. Tant'è che dopo il primo libro dedicato a Roma, il secondo a Venezia, quest'ultimo è dedicato alla città di Milano. La prossima uscita sarà Torino e Firenze".All'evento anche la psicologa Maria Rita Parsi:"Questa iniziativa di Euroma2 è bellissima, è un'iniziativa da portare nelle scuole, perchè Ettore il riccio è una specie di Geronimo Stilton, anzi direi meglio, che va a scoprire lo scrigno di bellezze e di tesori di cui è piena l'Italia".Saranno i giovani a far scoprire ai più piccoli i monumenti e le bellezze storico-artistiche di Milano: oltre 30 studenti del Confalonieri - De Chirico (Istituto Professionale Servizi Commerciali Tecnico Tecnologico Liceo Artistico) attraverso allestimenti scenografici ricreati nella Galleria di Euroma2 (dal 6 al 12 maggio), terranno delle brevi lezioni di storia dell'arte ai più piccoli. La direttrice operativa di Euroma2, Sonia Augenti:"Ettore e il Riccio è un evento che coinvolge le scuole dell'VIII e IX Municipio, circa 1.200 bambini, 20 scuole. Il progetto mira a creare una cultura e un amore verso l'arte e i monumenti del nostro paese - ha spiegato - ed è importante che i monumenti del nostro paese vengano illustrati da altri giovani, i ragazzi dell'Istituto Confalonieri-De Chirico, perché questo avvicina le generazioni e forse fa capire ai più piccoli che l'amore per il patrimonio non è solo retaggio per gli adulti, ma che sono anche i giovanissimi ad amarlo e che quindi insegnano ai più piccoli ad amarlo altrettanto".