Culture

Il libro del 2020, progetto tra nuova informazione e beneficenza

Un libro in edizione limitata dedicato ai fatti dell'anno che si sta concludendo. Factanza Media, il progetto ideato da due studentesse per coniugare giornalismo e nuovi strumenti digitali, presenta il proprio primo progetto editoriale cartaceo: "2020 in a nutshell". Ce lo ha presentato una delle due fondatrici di Factanza, Bianca Arrighini. "Il libro - ha spiegato ad askanews - nasce dal fatto che il 2020 è stato un anno senza precedenti. E' la storia di un anno che ha cambiato la storia. Con l'aiuto dei nostri collaboratori abbiamo cercato di raccontare un po' come è andato questo strano anno, dall'evoluzione della pandemia nei diversi Paesi ai conflitti geopolitici, dalle conquiste nel campo dei diritti civili alle scoperte scientifiche".Il libro è in vendita solo sul sito dell'azienda secondo tre modalità: un formato digitale, un formato cartaceo e un formato chiamato "Stesso libro, un gesto in più", che permette di acquistare il libro a un prezzo maggiore per lasciare più margine alla beneficenza, come ci ha spiegato l'altra fondatrice di Factanza, Livia Viganò. "Abbiamo deciso di donare il 100% del ricavo netto delle vendite del libro alla Fondazione Ant Italia onlus che fornisce assistenza ai malati di tumore - ci ha detto - perché abbiamo pensato che fosse anche qualcosa per concludere quest'anno: raccontarlo e allo stesso tempo donare qualcosa alle persone che hanno sofferto di più rispetto agli altri".Anche la modalità di distribuzione del volume è particolare. "Raccoglieremo tutti gli ordini entro il 23 dicembre - ha aggiunto Viganò - poi stamperemo le copie ordinate e le spediremo entro i primi di gennaio".Interessante poi il percorso che con questa operazione Factanza compie, dalla sfera digitale a quella analogica, in un certo senso opposto rispetto a quanto siamo stati tutti chiamati a fare durante i lockdown. "Factanza - ha concluso Bianca Arrighini - si occupa di informazione online, siamo nate su Instagram e questo è il nostro primo progetto fisico che si approccia al mondo reale, per così dire, non solo a quello digitale".Perché in fondo, là fuori, continua esserci un mondo che la dimensione virtuale non può sostituire del tutto.