Culture

Mattarella alla festa per i 150 anni dell'Aie: libri come libertà

 

Roma, 11 set. (askanews) - L'Associazione italiana editori (Aie) compie 150 anni e ai festeggiamenti a Roma è intervenuto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tante le personalità presenti, il neo-ministro della Cultura Dario Franceschini, l'amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini, il presidente della Rai Marcello Foa, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e tanti, tanti editori. Paolo Mieli in veste di coordinatore e moderatore delle celebrazioni che si sono svolte all'Auditorium Parco della musica:"Grazie di essere venuti, questa è la festa dell'editoria italiana, una festa di chi scrive libri e soprattutto di chi ama i libri...".Mattarella è stato accolto dal presidente Aie, Ricardo Franco Levi, giornalista ed ex portavoce di Prodi. Nel suo intervento Mattarella ha sottolineato:"Centocinquant'anni sono una lunga storia che editori, stampatori, hanno avuto la capacità di costruire insieme ad autori, poeti, narratori e scienziati cui hanno dato la possibilità di esprimersi"."Non è un caso che l'Associazione Italiana Librai sia sorta negli anni in cui si andava costruendo, componendo l'unità del nostro paese. I libri, i classici, i romanzi, i classici, i volumi per scuola e università, sono stati vettori di sviluppo e vettori di diffusione della cultura nel nostro paese"."Sappiamo tutti che in latino liber-libro e liberum-libero sono due etimi differenti, da un lato l'interno della corteccia degli alberi su cui si scriveva e dall'altro la cognizione di libertà, ma l'identità del suono trasmette una suggestione davvero molto grande, avvicina i libri a libertà"."È una storia anche di crescita civile: i libri sono stati un presidio per la difesa della libertà e dei diritti. La storia del nostro Paese non è pensabile senza il contributo dello sviluppo culturale che i libri hanno arrecato al nostro Paese".