Culture

Riapre il Centro Pecci di Prato: l'arte per sentirsi più liberi

 

Milano, 21 mag. (askanews) - Il Centro per l'Arte contemporaneaLuigi Pecci di Prato ha riaperto ai visitatori, nel segno della sicurezza e di una programmazione subito intensa. Ce l'ha presentata la direttrice Cristiana Perrella."Abbiamo voluto riaprire con un'offerta ricca - ci ha detto - e rivolta ai tanti pubblici che il Pecci ha e a tutti quelli che speriamo possa avere d'ora in poi, per cui abbiamo una nuova mostra che inaugura oggi di Adrian Paci, con una video installazione che dialoga con la mostra The Missing Planet. Abbiamo l'allestimento delle bandiere che durante il lockdown hanno sventolato fuori dal museo come forma di resistenza e dal 4 giugno avremo una mostra tutta nuova, la personale del fotografo cinese Ren Hang".Dopo 10 settimane di chiusura, gli spazi sono stati sanificati eriorganizzati, mentre le caratteristiche dell'edificio, con più di 8000 mq di spazi e grandi sale, renderanno più semplice il distanziamento fisico e la gestione contingentata del flusso di visitatori, che comunque non potranno essere più di 60 contemporaneamente."Bisogna tornare a uscire - ha detto il presidente del Centro Pecci, Lorenzo Bini Smaghi - noi vogliamo dare fiducia alle persone, aiutare loro stesse ad avere fiducia per uscire e ritornare ad apprezzare l'arte, a porsi delle domande, a sentirsi più liberi, perché l'arte rende liberi".L'orario di apertura del museo sarà dalle 12.00 alle 20.00, dalgiovedì alla domenica, compresi il ristorante e il bistrot. Ma quello che oggi conta di più è che la riapertura del Centro Pecci rappresenta anche un segnale per il territorio; la gratuità fino al 3 giugno è un altro indice della volontà di facilitare il dialogo con la città di Prato, rappresentata dal sindaco Matteo Biffoni."Vogliamo - ci ha detto - che la gente approfitti, dopo un periodo cupo, di un po' di bellezza".Possibile antidoto per attraversare con meno incertezze la fase 2 dell'emergenza Coronavirus.