Culture

Roma, le bizzarre e gigantesche opere di Erwin Wurm a via Veneto

 

Roma, 24 set. (askanews) - "The Fat House", una enorme casa bianca, che sembra fatta di ovatta. E sotto le mure Aureliane una borsa dell'acqua calda con i piedi, "Big Mutter". Incredulità tra i turisti e i romani per le strane opere apparse a Via Veneto, proprio davanti alle Mure. E molte altre ce ne sono lungo la celebre via della "Dolce Vita" davanti ai suoi luoghi iconici e ai negozi.E' "Via Veneto Contemporanea" una mostra a cielo aperto con le opere dell'artista austriaco Erwin Wurm. Un'occasione per valorizzarne la storia e il presente, ripercorrerne gli antichi splendori e metterli in relazione con l'attualità e anche un modo per favorire la fruizione della cultura in spazi esterni in tempi di Covid e per rilanciare il turismo, soprattutto internazionale a Roma.Arte contemporanea che occupa spazi pubblici e sorprende, in un'esperienza espositiva dinamica da fruire in ogni momento. Quattordici le opere in mostra, alcune tra le più note dell'artista.La curatrice Catherine Loewe: "Questa è la strada famosa per lo shopping, la Dolce Vita, era famosa negli anni '50, l'arte di Erwin parla di oggetti e di prodotti, e della loro relazione con la società di oggi. Lui ha una straordinaria immaginazione come in questa "Fat House", il simbolo di un modo di essere....È interessante lavorare con un artista come lui che pensa così tanto all'interazione sociale, questo luogo è perfetto per lui e per le sue opere, per il pubblico, lui vuole che le opere siano accessibili al pubblico e che ci sia una relazione con loro".Opere irriverenti e provocatorie, spesso giganti, quelle di Wurm, come Big Mutter, la borsa dell'acqua calda, un omaggio, spiega, all'affetto che le madri dimostrano per i propri figli. O le "Performative Sculptures", opere vissute, come "Boot" o "Butter" su cui è passato con le ruote di un'auto. E ancora "Fat House", che richiama all'opulenza felliniana e alle ossessioni moderne per la dieta. E le sculture tascabili, borse e valigie sulle gambe, un richiamo anche al consumismo.L'artista ha detto di ispirarsi al teatro dell'assurdo e al paradosso e ha invitato il pubblico ad accostarsi così alle sue opere, "assurde" come il mondo di oggi. "Roma per me è sempre fantastica, vengo dall'Austria, Roma è la città della Dolce vita, del buon vino, sono davvero felice di poter mostrare le mie opere qui all esterno, io amo esporre in gallerie ma anche portare i miei pezzi al pubblico è fantastico" ha detto.Le sue opere resteranno a via Veneto fino al 14 novembre.