Culture

Val di Sole: musica e arte, guide alle emozioni della montagna

 

Trento, 5 lug. (askanews) - La musica come filo conduttore tra le emozioni suscitate da un territorio in sfida continua con l'anima, come è la montagna; la tecnologia come prezioso agevolatore della consapevolezza di quanto vissuto e provato. Sono le due suggestioni sulle quali si sviluppa il progetto "Uno di un milione, tu una nota" che ha l'obiettivo di difendere e far conosocere le risorse naturali e le bellezze della Val di Sole attraverso l'arte, la musica, la tecnologia. "Uno di un milone è un progetto relazionale - spiega Fabio Sacco direttore APT Val di Sole - E' un'opera collettiva che permette all'ospite della Val di Sole di scoprire l'acqua, all'origine di tutto il nostro spettacolare ambiente, in un modo davvero nuovo. Dal connubio tra il nostro territorio e il Collettivo OP è stato creato questo progetto che grazie a una borraccia, elemento attivatore attraverso un QR-code, permette di entrare in questo mondo ascoltando nota dopo nota il brano originale, composto nei mesi scorsi dai ragazzi delle scuole di musica e dei centri di aggregazione della Val di Sole, elaborato ed arrangiato da Silvio Morais D'Amico e registrato a Milano dall'Orchestra e dal Coro di Voci Bianche dell'Accademia Teatro alla Scala. Inoltre ogni persona che entra in relazione con il progetto scopre la propria nota, ha la sua nota personale. E ancora attraverso la applicazione geolocalizzata è in grado di individuare le diverse fonti d'acqua del territorio a cui approvvigionarsi, nonché scoprire itinerari e paesaggi sonori creati ad hoc dagli artisti del Collettivo OP legati a questa composizione artistica".Il progetto, che ha quindi coinvolto da diversi mesi i ragazzi delle scuole di musica e dei centri di aggregazione della Valle, artisti del Collettivo OP, l'accademia del Teatro alla Scala con il Coro di Voci Bianche, è entrato nel vivo nel primo sabato di luglio con due eventi. Il primo in quota, a Pejo 3000, dove il Coro di Voci Bianche dell'Accademia ha intonato il brano musicale aprendo al pubblico la scultura realizzata da Morgana Orsetta Ghini; scultura che costituirà un ideale auditorium dove, chi arriva a 3000 metri, potrà ascoltare la composizione musicale - grazie ad impiati di diffusione di K-Array - e interagire con "la voce" dell'ambiente naturale. Il secondo evento, nel pomeriggio, al Laghetto Ai Piani del Vioz, nelle vicinanze del Doss dei Cembri con la replica del concerto."La scultura qui a Pejio 3000 è parte integrante di tutta l'opera 'Uno di un milione' - spiega Morgana Orsetta Ghini, artista Collettivo OP - E' stata pensata appositamente per questo luogo grazie anche alle tante camminate fatte con le guide del Parco naturale dello Stelvio per capire forme e materiali giusti da utilizzare, come il ferro corten che riprende il colore delle rocce e l'acciaio che riflette il cielo e l'acqua. Anche la parte grafica richiama alla borraccia e segna un reinterpretazione dell'idrografia del fiume Noce: il Noce Bianco e il Noce Nero che si uniscono e formano una nuove fonte di vita"."E' un progetto di arte, cultura, natura - dice Daniele Borniquez, responsabile dipartimento musica Accademia Teatro alla Scala - E' uno sguardo verso il futuro, libero anche dalla plastica, verso un futuro anche che porta vero la fine della pandemia e che ci dà tanta carica per continuare" .Il progetto "Uno di un milione" è realizzato in collaborazione con l'Azienda per il Turismo Val di Sole, Parco Nazionale dello Stelvio, Comune di Pejo, Funivie Pejo 3000, Popack e BMW Italia che partecipa come partner.