Economia

Ambiente, l'azienda che aiuta le imprese a evitare i disastri

 

Milano, 21 ott. (askanews) - Ogni anno il Mar Mediterraneo subisce sversamenti di idrocarburi per seicentomila tonnellate. A causa di incidenti delle navi petroliere, ma anche per la normale attività operativa. Non solo. Anche le aziende di diversi settori, come il chimico, il metalmeccanico, il farmaceutico, i trasporti, l'agricoltura, l'alimentare, producono rifiuti pericolosi che spesso provocano danni ambientali anche gravi. Basta un fusto di olio esausto danneggiato accidentalmente per inquinare per centinaia di anni ettari di terreno e la falda acquifera. E' per aiutare queste imprese a prevenire la fuoriuscita di sostanze infiammanti, acide o chimiche o contenerne i danni dopo che l'incidente si è verificato, che l'azienda piacentina Airbank si è specializzata nella fornitura di prodotti innovativi e nella consulenza per procedure che consentano di esercitare l'attività senza inquinare l'ambiente, nel rispetto delle norme.In molte aziende, che spesso non conoscono i propri punti deboli sul versante sicurezza, gli sversamenti sono quasi quotidiani. E dalle polveri speciali ai panni assorbenti che trattengono la sostanza inquinanti, dai kit di pronto intervento in caso di incidente alle procedure anti sversamento, i tipi di intervento possibili per evitare o limitare il danno sono innumerevoli. E quando serve, studiati su misura.Lo spiega l'ingegnere Matteo Ronda, responsabile ufficio tecnico di Airbank."Adesso simuleremo lo sversamento di un idrocarburo in acqua. Quindi versando l'olio, si vede che versando l'olio raggiunge la superficie. Si può operare in due modi. O utilizzare dei panni in polipropilene specifici per idrocarburi, che non assorbono l'acqua ma solo l'olio, e galleggiano in superficie. O utilizzare un sistema di recupero di oli e idrocarburi che si chiama skimmer, che recupera l'olio e lo raccoglie in una vaschetta, per poter essere poi recuperato tramite delle pompe".La sostanza inquinante, può essere anche filtrata."Dato che la molecola degli idrocarburi è molto più lunga della molecola dell'acqua, il panno la separa fisicamente e fa passare solo l'acqua, trattenendo la molecola degli idrocarburi. Si può vedere che l'olio sopra rimane intrappolato dal tappeto filtrante, mentre l'acqua riesca a passare".Ma ci sono anche gli enzimi mangia petrolio."Questo prodotto si chiama disperdente. E viene utilizzato per rompere le molecole di idrocarburo, ridurre le particelle e renderle più facilmente attaccabili dai microrganismi che sono presenti in mare o sul fondale marino".Sul versante sicurezza, le imprese italiane sono attrezzate?Lo abbiamo chiesto a Gloria Mazzoni, direttore generale di Airbank."Purtroppo le aziende italiane non sono ancora pronte. Ci sono ancora grandi lacune in ambito di dotazione, di prevenzione, di strumenti per il pronto intervento e la sicurezza ambientale. Per questo noi le supportiamo in consulenza, innovazione di prodotti, tecnologie, procedure e diverse formazioni affinché possano dotarsi di determinati strumenti e intervenire tempestivamente".Uno degli strumenti è il kit anti sversamento. Ne spiega il funzionamento il direttore commerciale Raffaele De Sua."Questo è uno dei prodotti che aiutano per la procedura antisversamento in azienda. E' un kit, una stazione antisversamento dove c'è il simbolo di procedura, una procedura disegnata per non dare adito ad errori. I kit si può muovere nella posizione dove bisogna effettuare l'intervento. All'interno ci sono i prodotti per contenere e assorbire la sostanza inquinante e tutti i dispositivi e le sostanze che servono per il giusto intervento in azienda".