Economia

Consumi crollati a maggio: -30% nonostante la fine del lockdown

 

Roma, 22 giu. (askanews) - Nonostante l'allentamento delle misure per il contenimento dei contagi e la graduale ripresa delle attività a maggio la domanda delle famiglie ha stentato a trovare la strada per un rapido recupero. Secondo Confcommercio l'indicatore dei consumi segnala un calo del 29,4% rispetto all'anno scorso, un dato meno negativo se confrontato con il -47% di aprile ma che conferma grandi difficoltà soprattutto per i servizi legati alla fruizione del tempo libero.Anche a maggio, insomma, sono pochi i settori che registrano un segno positivo: l'alimentazione domestica, le comunicazioni e l'energia sono tra i pochi i cui consumi sono sopra i livelli 2019. Per molti segmenti poi, il recupero è modesto e soprattutto pieno di incognite sul futuro prossimo, come nel caso della domanda di autovetture, dei consumi presso bar e ristoranti, dei trasporti e di tutta l'area legata al turismo e alle attività d'intrattenimento e relazione.Il disagio sociale, misurato da Confcommercio, è esploso ad aprile con il deciso deterioramento delle condizioni del mondo del lavoro, dipendente e autonomo. Aspettative pesantemente negative su questo versante minano la fiducia delle famiglie, spingendole ad atteggiamenti ancora più prudenti nei consumi, con il pericolo di frenare il recupero.I segnali di ripresa sono evidenti già da maggio - sottolinea l'associazione di categoria - e si confermano anche a giugno nei primi giorni del mese, ma sono risultati che non soddisfano e preoccupano.