Economia

Crisci (Unrae): febbraio in ripresa, ordini su livelli pre-covid

 

Milano, 17 feb. (askanews) - Crolla a gennaio il mercato europeo dell'auto, con un pesante -24% (726.491 immatricolazioni) il dato peggiore di sempre. A pesare le restrizioni anti-covid, con la chiusura dei concessionari in diversi paesi. L'Italia ha limitato la flessione a un -14%, grazie agli incentivi, mentre per febbraio Unrae, l'associazione delle case estere in Italia, si aspetta un miglioramento, con ordini sui livelli pre-covid di febbraio 2020.""Quello che ci aspettiamo su febbraio - ha dichiarato il presidente Michele Crisci - è che la situazione migliori un pochino. Il month-to-date (degli ordini ndr) è sostanzialmente allineato con febbraio dell'anno scorso, che vi ricordo era pre covid. Quindi nella realtà è stato ancora un mese diciamo abbastanza normale. Non mi aspetto che ci siano dei numeri particolarmente positivi perché comunque resta il fatto che la situazione è difficile e che la propensione al consumo dei consumatori è quella che è. Però ci aspettiamo magari dei numeri vicini allo zero".Molto dipenderà dagli incentivi che però si stanno rapidamente esaurendo. "Stiamo assistendo - ha detto Crisci - a un consumo abbastanza precoce veloce dei fondi legati agli incenti e questo naturalmente è un bene da una parte gli italiani stanno cambiando le macchine dall'altra parte però è un male perché purtroppo mette in evidenza il fatto che i fondi, soprattutto quelli relativi agli incentivi 61-135 per quanto riguarda grammi di CO2 erano abbastanza limitati. Se andiamo avanti con questa velocità probabilmente si esauriranno prima di Pasqua. Questo è ovviamente un grande peccato".Centrale sarà il Recovery Fund. L'auspicio è che siano stanziate risorse per un importo pari al peso del comparto automotive sul Pil cioè circa il 10% per rendere strutturale l'ecobonus, costruire infrastrutture di ricarica e rivedere la fiscalità."Quello che chiediamo al nuovo governo è che ci sia una grande attenzione alla mobilità del futuro. Il recovery fund naturalmente è una opportunità che non possiamo perdere. Stiamo già dialogando con con il nuovo governo nella speranza che ci sia veramente la sensibilità da questo punto di vista", ha concluso Crisci.