Economia

Infrastrutture, Ugl: reti per lo sviluppo strategico del Paese

 

Roma, 21 giu. (askanews) - Favorire il dialogo tra le forze politiche e le parti sociali sulle infrastrutture, che, grazie alle risorse del recovery plan, possono diventare uno dei principali driver per il rilancio del Paese: è la proposta avanzata dall'Ugl nel corso di un incontro sul tema "Reti per lo sviluppo. L'interconnessione sostenibile". Un momento di confronto con l'obiettivo di porre l'attenzione sulle opere strategiche per il Paese.Il segretario generale Paolo Capone ha sottolineato che si tratta di una sfida che tutti gli attori sociali sono chiamati ad affrontare con responsabilità e spirito di collaborazione. "Le infrastrutture sono necessarie - ha detto Capone - sono necessarie quelle della viabilità, delle ferrovie, sono necessarie per rilanciare porti e aeroporti. Tutto questo va costruito con una grande attenzione sfruttando anche il Pnrr, in parte destinato a queste attività. Su piatto ci sono argomenti importantissimi che saranno il futuro non solo della nostra capacità di mobilità, ma anche capacità di competitività sui mercati".La mobilità del futuro dovrà però essere sostenibile. "E anche qui senza farsi prendere troppo da una sostenibilità - ha aggiunto - che poi diventa insostenibile sotto l'aspetto economico". Sulle infrastrutture l'Italia continua a pagare ritardi dovuti ai tanti no alla realizzazione di opere strategiche. Ancora Capone: "Intanto bisogna cominciare a non dire no a tutto quanto: dalle infrastrutture ferroviarie del Nord alle trasversali, che servono in Italia, tra l'Adriatico e il Tirreno. A tutto quello che può essere l'infrastrutturazione verso il Sud, partendo pure dal Ponte di Messina".Velocizzare e semplificare i processi diventa fondamentale, soprattutto per cogliere appieno l'opportunità del piano nazionale di ripresa. Ne è convinto Edoardo Rixi, deputato della Lega e componente della commissione Trasporti della Camera. "Abbiamo bisogno di normative semplici - ha dichiarato - che riescano a far sì che le nostre infrastrutture vengano mantenute e, possibilmente, costruite anche di nuove. Avevamo pensato al modello Genova, quello del decreto Genova. Questi erano anche gli intendimenti all'inizio dell'attuale Governo, salvo poi i veti di Pd e Cinquestelle, che hanno imbalsamato ancora una volta questo Paese".Di procedure ha parlato anche Roberto Rosso, parlamentare di Forza Italia; mentre Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d'Italia, ha posto l'accento sull'importanza che Ita resti partner strategico dello Stato.