Economia

Pagamenti col telefonino e nuovi vas: le sfide di AssoCSP

 

Milano, 23 apr. (askanews) - Il percorso verso un approccio cashless, senza più monete e banconote, è ormai avviato da tempo. Ma l'emergenza globale ha accelerato la necessità di nuove soluzioni utili alle persone che oggi hanno bisogno di fare acquisti senza uscire di casa. Ne è convinto Arturo Mercurio, presidente di AssoCSP, l'Associazione dei fornitori di contenuti e servizi a valore aggiunto per telefonia cellulare. Da tempo Mercurio sta spingendo, insieme alle associate, su soluzioni che vadano proprio in questa direzione: "Il nostro mondo - ha spiegato Mercurio - gira attorno ai sistemi di pagamento e di tariffazione attraverso il credito telefonico. I telefonini sono il sistema di pagamento elettronico, cashless, più diffuso al mondo e quindi in Italia. Ad oggi il credito telefonico ha delle limitazioni. Le istituzioni devono capire l'importanza di questo mezzo e allentare le limitazioni. Noi vorremmo che attraverso il credito telefonico si acquistassero beni fisici. Se pensate al telefonino come forma di approvvigionamento di risorse economiche è un sistema che è facilmente implementabile".Secondo Mercurio sarebbe un mezzo formidabile per i cittadini in questa fase: "Abbiamo visto delle statistiche: c'è un digital divide molto pesante in Italia. Una famiglia su 8 non ha accesso a un computer. Il telefonino può abbattere tutte queste barriere costruendo un ecosistema di servizi e agevolazioni per gli utenti".In attesa di novità in questo campo AssoCSP resta impegnata nel continuo sviluppo dei Vas. I servizi a valore aggiunto si sono evoluti nel tempo: siamo passati dal gsm al 5G e, con l'aumento della velocità di trasmissione dati all'offerta di suonerie e sfondi dei primi anni Duemila si sono aggiunti oggi news, giochi e film in streaming. Molti consumatori si sono lamentati negli anni sull'attivazione inconsapevole dei Vas. A loro tutela l'associazione ha trovato una serie di soluzioni, dall'attivazione filtrata da un doppio click, al call center unico gratuito a disposizione di tutti fino al "diritto di ripensamento": "Il diritto di ripensamento: sei ore dal momento dell attivazione per poter richiedere il rimborso della somma addebitata. Siamo tutti cliccatori compulsivi, schiacciamo e non leggiamo e solo dopo aver attivato qualcosa ce ne accorgiamo. Ma ora possiamo chiedere il rimborso e disattivare il servizio".