Economia

Toyota posa la prima pietra di Woven City, la città del futuro

 

Milano, 23 feb. (askanews) - Il gigante dell'automobile, Toyota, haposto oggi la prima pietra della "città del futuro", un prototipodi città nel sito che ha ospitato fino al 9 dicembre 2020 unastorica fabbrica di auto, Higashi Fuji, alla base del grandevulcano simbolo del Giappone.Il progetto era stato in precedenza annunciato dal numero uno diToyota, Akio Toyoda, a gennaio 2020 a Las Vegas. Ma la pandemiaCovid-19, come accaduto per tanti progetti, ha rallentato leoperazioni.Woven City è stata pensata come un "laboratorio vivente", cheservirà da casa a residenti e ricercatori a tempo pieno i qualipotranno testare e sviluppare, in un ambiente reale, tecnologie avanzate: la robotica,la mobilità personale, le case intelligenti e l'intelligenzaartificiale. Vita e sperimentazione siintrecceranno, insomma.Progettata su un'area di 70 ettari, Woven City prevede tredifferenti destinazioni d uso per le strade: una solo per i veicolipiù veloci, una seconda dedicata a velocità inferiori come mobilità personalee pedoni; ed infine una terza per percorsi assimilabili alle passeggiate neiparchi esclusivamente pedonali. Queste tre tipologie di strade siincroceranno a formare una griglia organica, da cui deriva ilnome stesso della città: "Woven" in inglese vuol dire"intrecciato".La città - ha spiegato la Toyota - è pensata per esserecompletamente sostenibile, con edifici realizzati per lo più inlegno per ridurre al minimo le emissioni di CO2, utilizzando letradizionali tecniche di falegnameria giapponese combinate conmetodi di produzione robotizzati. I tetti saranno provvisti dipannelli fotovoltaici per generare energia solare oltre a quellagenerata dalle celle a combustibile a idrogeno. Toyota prevede ditessere gli esterni con vegetazione autoctona e idroponica.Le residenze saranno dotate delle più recenti tecnologie didomotica per assistere la vita quotidiana. Le case utilizzerannol'intelligenza artificiale basata su sensori per controllare lasalute degli occupanti, prendersi cura delle esigenze di base emigliorare la vita quotidiana, creando l'opportunità diutilizzare la tecnologia connessa con integrità e fiducia, inmodo sicuro e positivo.Per gli spostamenti verranno utilizzati esclusivamente veicolicompletamente autonomi e a emissioni zero. A Woven City e in tutta lacittà, gli e-Palette autonomi Toyota - che sono dei minibuselettrici a batteria senza conducente - saranno utilizzati per iltrasporto e le consegne, così per i negozi itineranti.I parchi di quartiere, il grande parco centrale per lo svagocosì come la piazza centrale per gli incontri sociali, sonoprogettati per riunire la comunità.Il presidente del Truppo Aiko Toyoda ha presieduto oggi a una cerimonia beneagurante e havoluto ricordare la tradizione della grande fabbrica Toyota diHigashi-Fuji, un impianto che "ha contribuito alla motorizzazionedel Giappone e alla cultura dell'auto".Il suo "DNA - ha spiegatoancora il numero uno della casa automobilistica - è stato semprequello del 'kaizen' (miglioramento continuo) e quello dellavorare per gli altri, dell'abbracciare la diversità el'inclusione".E' per questo, che Woven City viene costruitaproprio qui, pochi mesi dopo che la grande fabbrica, che in 53 annidi storia ha sfornato oltre 7,5 milioni di veicoli, ha chiuso ibattenti: perché ne eredita lo spirito. Woven City, ha affermatoToyoda, sarà in particolare basata su tre visioni: "La cittàincentrata sull'uomo, la città laboratorio vivente e la città incontinua evoluzione".