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Alla mostra di moda reale la star è l'abito da sposa di Diana

 

Roma, 3 giu. (askanews) - C'è anche l'abito da sposa della principessa Diana per le nozze con il principe Carlo nel 1981 tra i pezzi della mostra "Royal Style in the Making" all'Orangerie di Kensington Palace. Un'esibizione che si concentra sul lavoro degli stilisti che hanno vestito non solo Diana ma anche la regina Elisabetta II, la principessa Margaret e la regina madre.Per il suo abito Diana chiamò i giovani David ed Elizabeth Emanuel che riuscirono a mantenere il segreto fino all'ultimo custodendo gelosamente il vestito in una cassaforte e depistando chiunque nell'atelier con finti pezzi di stoffa lasciati in giro. Un vestito di seta avorio rifinito con pizzi d'epoca, perle e migliaia di paillettes e con uno strascico lungo 7,6 metri, il più lungo mai visto per una sposa reale britannica.La curatrice, Claudia Acott Williams, ricorda come Diana abbia infranto molte regole del vestire reale e sia stata audace nel revocare alcuni protocolli tradizionali come l'indossare i guanti. Raramente metteva cappelli, sceglieva i pantaloni per gli eventi serali, aveva una sua identità anche nel vestire. Il suo abito da sposa doveva trasmettere l'idea della transizione da giovane principessa a regina, essere teatrale e fiabesco. "Penso che la cosa davvero speciale di questo abito è che sia stato uno dei primi abiti da sposa reali a parlare davvero alla moda contemporanea. Prima di Diana, gli abiti da sposa erano di solito piuttosto tradizionali, di stampo classico"."Il vestito è fatto di questo meraviglioso taffetà di seta pesante è stato tessuto in Inghilterra ed è impreziosito da un bellissimo pizzo Suffolk sempre tessuto nel Regno Unito un pizzo che era appartenuto alla Regina Maria originariamente e possiamo vedere intorno al colletto la balza e intorno alla manica, è il pizzo originale che era indossato dalla Regina Maria all'inizio del 20esimo secolo".La mostra mette anche in evidenza il crescente senso dello stile personale di Diana e l'evoluzione dai fronzoli ad abiti più eleganti e d'impatto. Resterà aperta fino al 2 gennaio prossimo e racconta anche la dura fatica che c'è stata dietro quel celebre abito, con foto delle sarte al lavoro e le chiavi della cassaforte dove veniva custodito ogni notte.