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Bielorussia, seconda notte di scontri a Minsk: un morto

 

Minsk, 11 ago. (askanews) - Seconda notte di scontri in Bielorussia, sia a Minsk che in altre città del Paese, dove i manifestanti protestano contro la rielezione del presidente Alexander Lukashenko, al potere dal 1994. Un manifestante è morto per la deflagrazione di un ordigno che stava maneggiando. La polizia ha sparato proiettili di gomma sulla folla per disperdere le proteste e ha lanciato lacrimogeni.I manifestanti hanno scandito slogan come: "Vergogna!" e "Lunga vita alla Bielorussia".La rivale Svetlana Tikhanovskaya che ha contestato i risultati elettorali, sostenendo di essere lei la vincitrice delle presidenziali, ha lasciato il paese e si trova al sicuro in Lituania.La polizia ha confermato di aver arrestato manifestanti e ha assicurato di avere "la situazione sotto controllo". Secondo i media russi e bielorussi, sono in corso arresti anche in altre città dell'ex repubblica sovieticaManifestazioni spontanee punteggiate da scontri con la polizia si erano svolte già domenica sera, poco dopo l'annuncio dei primi risultati ufficiali del voto, che davano il presidente uscente largamente in testa con l'80% dei consensi. Migliaia di manifestanti sono finiti sotto il fuoco con granate assordanti e proiettili di gomma della polizia di Minsk, che ha ferito decine di persone. Più di 3.000 persone sono state arrestate durante le proteste di domenica sera, ha detto la polizia. I risultati del voto sono contestati dall'opposizione, che segnala brogli, la comunità internazionale invita alla calma ma da più parti si sollevano dubbi sulla trasparenza del voto in Bielorussia.