Politica

Cina si smarca da onta iniziatore virus con caso in Italia 2019

 

Milano, 11 dic. (askanews) - La Cina ha reso notizia "di Stato" il caso del bambino italiano di 4 anni al quale è stato riscontrata un'infezione da coronavirus risalente al novembre 2019, per mettere in moto i suoi media e sostenere che ci sono "prove" che "un focolaio di COVID-19" sia stato riscontrato "in Italia prima che a Wuhan in Cina". E quindi smarcarsi dall'onta di iniziatore del virus.A pubblicare queste righe il Global Times, giornale e sito in lingua inglese del Quotidiano del Popolo, l'organo del partito comunista cinese. Insomma una fonte ufficiale che parla all'esterno del Paese.Il quotidiano cita "Wang Guangfa, esperto di respirazione presso il primo ospedale dell'Università di Pechino". Secondo lui "la recente serie di prove sul nuovo coronavirus trovato in campioni di sangue, sia ambientali che umani in Italia, ha rivelato che il coronavirus stava circolando ampiamente in Italia prima che Wuhan segnalasse il suo primo paziente confermato"."Ma questo non significa che l'Italia sia stata l'origine della pandemia da COVID-19, e non sappiamo ancora da dove abbia avuto origine il coronavirus e quando e come questo virus abbia infettato gli esseri umani per la prima volta", ha detto Wang.