Politica

Mobilitazione in oltre 80 città del Brasile contro Bolsonaro

 

Roma, 14 ago. (askanews) - Migliaia di persone sono scese in piazza, in più di 80 città di tutto il Brasile - inclusa Rio de Janeiro - per protestare contro i tagli al bilancio per l'istruzione e per esprimere la loro insoddisfazione per la politica del governo dell'ultradestra di Bolsonaro.Spiega questa insegnante: "Siamo in piazza per combattere e continueremo sempre a combatter per difendere i nostri diritti. Non rinunceremo ai nostri diritti"."La gente deve organizzarsi per ribaltare questo governo - dice Matteus, studente di medicina - questo governo deve finire ora, altrimenti finirà il Paese".È la terza protesta nazionale contro la misura di bilancio annunciata dall'esecutivo a maggio nell'ambito della principale promessa economica del governo Bolsonaro costituita dall'equilibrare i conti pubblici.Nella capitale economica di San Paolo (sud-est), studenti e leader sindacali si sono concentrati su Paulista Avenue, l'arteria principale della città. Oltre a protestare contro le limitazioni del bilancio scolastico, hanno anche contestato la riforma del sistema pensionistico che è stata appena approvato dalla Camera dei deputati ed è ora all'esame del Senato.A Brasilia, esponenti del settore accademico e leader indigeni si sono recati nella cosiddetta Esplanada de los Ministerios, centro del potere della capitale, con striscioni e slogan contro le politiche educative dell'esecutivo. Sempre a Brasilia, 3mila donne delle tribù autoctone hanno manifestato per denunciare anche "le politiche di genocidio" di Bolsonaro, che intende autorizzare lo sfruttamento delle miniere nei territori indigeni.A Rio de Janeiro, centinaia di persone hanno occupato sei isolati sotto la pioggia gridando slogan contro il congelamento delle risorse e contro il governo di Bolsonaro.