Politica

Niente Israele-Argentina a Gerusalemme, la gara diventa politica

 

Roma, (askanews) - Cancellata l'amichevole in programma il 9 giugno a Gerusalemme tra la nazionale israeliana e l'Argentina, in preparazione dei Mondiali di calcio 2018 in Russia.La partita aveva messo sotto pressione le delegazioni dei due paesi dopo le minacce subite da Messi e i compagni da parte di alcuni palestinesi che hanno inscenato una protesta durante gli allenamenti della nazionale a Barcellona, e hanno bruciato e macchiato di sangue alcune maglie con il numero 10. La Federazione argentina ha deciso così di annullare la gara, ma il governo ha ribadito la "propria storica posizione a favore di un dialogo tra palestinesi e israeliani".Rammarico da parte del ministro della Difesa israeliano Avigdor Lieberman: "È un peccato che l'élite calcistica argentina non sia stata in grado di resistere alla pressione di coloro che predicano l'odio verso Israele e il cui unico scopo è quello di violare il nostro diritto fondamentale di difenderci", ha twittato.Per il capo della Federcalcio palestinese la cancellazione dell'incontro rappresenta un "cartellino rosso" per lo Stato ebraico. Ma a Ramallah si festeggia. "Israele, portando la squadra argentina a giocare nella Gerusalemme occupata, voleva raggiungere un obiettivo politico più che sportivo - dice un ragazzo - voleva dire al mondo che Gerusalemme è la capitale di Israele".A Gerusalemme, invece, l'annullamento viene preso male. "Penso che la cancellazione del match sia una disgrazia - lamenta un tifoso - perché in questo caso si mescolano sport e politica".Della partita ha parlato anche l'attaccante della Juventus e della Nazionale argentina Gonzalo Higuain: "É stato giusto non andare in Israele, la sicurezza viene prima di tutto".