Politica

Nobel per la pace a 2 reporter scomodi. E alla libertà di parola

 

Milano, 8 ott. (askanews) -Un premio alla libertà di parola: il Nobel per la pace va a due giornalisti scomodi. Alla filippina Maria Ressa e al russo Dmitri Muratov, direttore di Novaya Gazeta, il quotidiano di Anna Politkovskaja.Un'edizione quella del 2021, dedicata a chi è morto per la verità.La 58enne Maria Ressa ha cofondato nel 2012 la piattaforma digitale di giornalismo investigativo Rappler, un mezzo che ha acceso i riflettori sulla violenza che accompagna la campagna antidroga avviata dal presidente filippino Rodrigo Duterte."Il bilancio delle vittime è così alto che la campagna sembra una guerra condotta contro la popolazione stessa", ha affermato il comitato del Nobel.Muratov invece è uno dei cofondatori e direttore del quotidiano Novaya Gazeta, una delle poche voci ancora indipendenti in Russia. Il media è nato nel 1993 con l'aiuto dell'ex leader sovietico Mikhail Gorbachev, che vi aveva messo del denaro ricevuto proprio quando vinse lui stesso il Nobel.