Politica

Orban scatenato a Londra su libertà di stampa in Ungheria e Soros

 

Londra, 28 mag. (askanews) - Dall'immigrazione alla libertà di stampa, passando per George Soros, il 91enne filantropo e magnate ungherese di origini ebraiche. È stata un'intervista a 360 gradi quella che i giornalisti britannici hanno riservato al primo ministro ungherese Viktor Orban fuori dal civico 10 di Downing Street, dopo l'incontro con il primo ministro Boris Johnson a Londra e mentre l'Ungheria si appresta a prendere la guida del gruppo di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) in vista del G7 in programma dall'11 giugno nel sud-ovest dell'Inghilterra."Lui ha sollevato il tema. Sia democrazia, stampa, comunità Lgtb, tutte queste cose, stato di diritto, tutto questo. Sì ne abbiamo discusso", ha risposto Orban al termine dell'incontro.Giornalista: "E che cosa vi ha detto? E cosa gli ha detto lei?""Era interessato a come le cose stanno andando avanti. Ho detto che è una democrazia occidentale, quindi lo stesso sistema di qui",ha spiegato il premier ungherese."Venite in Ungheria, venite a vedere con i vostri occhi e potrete vedere come viviamo e com'è la stampa. Se volete andare all'edicola in Ungheria e chiedete un giornale che attacca il governo, ne riceverete almeno una dozzina, subito. Quindi ecco la libertà di stampa", ha aggiunto."In termini di anti-immigrazione, potrebbe essere vero. Antisemitismo è semplicemente ridicolo. Siamo un paese più che giusto e corretto in merito. Abbiamo un'enorme comunità ebraica, probabilmente la terza per dimensioni", ha sottolineato."George Soros è un uomo d'affari ungherese talentuoso. È un rivale di peso, è molto a favore dell'immigrazione, finanzia e aiuta le ong che se ne occupano. Non ci piace, ma questa non ha niente a che vedere con la sua identià etnica. È semplicemente un uomo molto intelligente ungherese", ha concluso.