Politica

Sblocco Suez, fallimento travestito da successo da al Sisi

 

Milano, 29 mar. (askanews) - Un fallimento travestito da successo. La propaganda egiziana, entrata più che mai nel vivo grazie al maxi ingorgo nel Canale di Suez, provocato dall'incagliamento dell'enorme nave portacontainer Ever Given, ha iniziato a descrivere come una vittoria il disincagliamento dopo una lunga settimana. Un vero strepito di sirene mentre è ancora vivo il ricordo delle prime 26 ore di silenzio mediatico egiziano, quando non si è parlato del canale chiuso, del sostegno delle navi nel Mediterraneo e del Mar Rosso, e della stessa Ever Given.Nei giorni passati gli Stati Uniti si erano offerti di aiutare l'Egitto e la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki aveva detto che il dialogo diplomatico era attivo. E invece in queste ore il presidente egiziano Abdel Fattah al- Sisi ha detto su Twitter che il merito del disincagliamento è tutto dei suoi. "Oggi, gli egiziani sono riusciti a porre fine alla crisi della nave nel Canale di Suez, nonostante l'enorme complessità tecnica che ha circondato questo processo da ogni parte. Riportando le cose al loro corso normale, con le mani egiziane, il mondo intero sarà assicurato del percorso dei suoi beni e bisogni che sono passati da questa arteria di navigazione assiale", ha detto il capo di Stato."Il governo egiziano è esperto in menzogne. Ogni giorno mente alla sua gente, ma in tempi di crisi mente anche alla comunità internazionale" ha scritto nei giorni scorsi David Hearst, profondo conoscitore del Medio Oriente e già firma di punta del Guardian.Nel fine settimana alla crisi del canale si era poi aggiunta anche una collisione mortale tra due treni passeggeri nella provincia di Sohag, a circa 440 chilometri a sud del Cairo: è stata l'ultimo di una serie di gravi incidenti che hanno coinvolto le travagliate ferrovie del Paese e funestato le ultime cronache.Servizio di Cristina GiulianoImmagini afp, Internet