Politica

Svolta in Israele, ecco la coalizione anti Netanyahu

 

Milano, 3 giu. (askanews) - L'opposizione israeliana proclama un nuovo governo ed è una vera svolta per la vita politica di Israele. In negativo anche per la carriera di Benjamin Netanyahu, che deve cedere il passo a quello che è in realtà una sua creatura, ma che nelle ultime settimane si è rivelato il suo tallone d'Achille: l'ascesa a premier di Israele per Naftali Bennett sarebbe una svolta storica per il Paese, dopo quattro elezioni a vuoto e il brutale conflitto di 11 giorni con i militanti di Hamas. La cosa era nell'aria ormai da giorni, ma vista la longevità politica di "Bibi" si fatica ancora a crederci: il primo ministro più duraturo nella storia dello Stato di Israele.Prima il laburista Isaac Herzog eletto nuovo presidente. E poi Bennett ha ufficializzato che il suo partito si unisce al centrista Yair Lapid per formare un governo. Cauto e calcolatore, Bennett ha ribadito di essere uomo di destra, ma ha di fatto accettato quanto aveva più volte respinto: permettere a Lapid di diventare premier. E invece, in base all'accordo di rotazione, lo sarà tra due anni.Moderno, religioso e nazionalista, Bennett l'ha probabilmente spuntata.Lapid intanto aveva già twittato:"Governo di unità. Un governo che si prenderà cura di ogni cittadino israeliano. Compresi quelli che non hanno votato per noi. Compresi quelli che non ne faranno parte".Ma quelli che non ne faranno parte sono davvero pochi. La coalizione è multifaccia, da Yamina di Bennett, passando per il centro-sinistra Blue and White, guidato dal ministro della Difesa Benny Gantz, sino ad Avigdor Lieberman centrato sull'elettorato di origine russa. Un mosaico contraddittorio di piccoli e medi partiti di tutto lo spettro politico, incluso per la prima volta nella storia di Israele un partito che rappresenta la minoranza araba: la Lista Araba Unita.