Politica

Video del citofono, l'avvocata: perseguiamo Salvini e gli haters

 

Bologna, 28 gen. (askanews) - Un danno irrimediabile alla reputazione di Yassin, il diciassettenne a casa del quale il senatore Matteo Salvini è andato a citofonare davanti alle telecamere, alla ricerca di un ipotetico spacciatore, al quartiere Pilastro di Bologna. Lo denuncia l'avvocata del ragazzo, Cathy La Torre.Intanto Facebook ha deciso di rimuovere dalla piattaforma il post con cui Salvini aveva pubblicizzato la sua azione. "Quel post ha avuto decine di migliaia di condivisioni e di commenti intrisi d'odio" spiega La Torre. "Le nostre azioni non saranno solo nei confronti del senatore Salvini ma anche nei confronti di coloro che hanno utilizzato un linguaggio insultante per questo ragazzo. Per quanto ci riguarda la rimozione è stata tempestiva, perché noi dovevamo avere il tempo di acquisire queste prove".Ma il danno appunto è irrimediabile spiega La Torre. L'avvocata difende numerosi clienti dal fenomeno dell'odio online e ha varato anche una campagna, "Odiare ti costa", sostenuta da decine di volontari."In sostanza in due minuti, per finalità di propaganda elettorale, la vita di un ragazzo di 17 anni è stata del tutto rovinata."In questo caso, spiega La Torre, almeno secondo la legge italiana non si tratta di incitamento all'odio, ma di violazione della privacy e danno alla reputazione. "Per noi si tratta di andare davanti a un giudice per stabilire non se, ma quante leggi questa azione ha violato. Sicuramente citofonare a qualcuno e pronunciarne in diretta il nome, il piano di abitazione, specie se si tratta di un minorenne, e addirittura la presunta origine etnica, cioé tunisino - ma in realtà Yassin è italianissimo - costituisce a nostro avviso una violazione della privacy. In più, additarlo come spacciatore mentre si tratta di un ragazzo incensurato, senza nessun precedente, che non ha mai commesso un reato, significa un evidente danno alla sua reputazione, alla sua dignità".C'è di più, insiste Cathy la Torre. La campagna elettorale è finita, ma "più la politica si imbarbarisce, più è alto il pericolo di emulazione, cioé che i cittadini ritengano che se lo fa qualcuno di così potente, lo possiamo fare tutti noi. Perciò è importante agire, avere la rimozione dei post, avere sentenze che dicono che questa cosa non si poteva fare; le regole sono regole, le norme sono norme e vanno rispettate da chiunque, da noi cittadini ma anche dai politici."