Scienza e tecnologia

Dotto (Inaf): grazie a LICIACube osserveremo cose mai viste prima

 

Roma, (askanews) - "LICIACUbe sarà un testimone particolare, sarà lì sul luogo per testimoniare l'impatto e lo verificherà attraverso una variazione di luminosità di Dimorphos, poi si avvicinerà fino a 50 km e lì condurrà invece osservazioni fisiche. Quindi le due camere - LEIA (LICIACube Explorer Imaging for Asteroid) e LUKE (LICIACube Unit Key Explorer) - ci permetteranno di vedere la struttura e la composizione della superficie e del getto di detriti che verrà prodotto e il cratere, se e quanto grande sarà, e poi ci permetterà di vedere anche la parte non impattata. Questo ci consentirà di risalire alla composizione e alla struttura di Dimorphos e dal punto di vista scientifico è una novità assoluta. È la prima volta che osserveremo in situ il satellite di un sistema binario. Quindi una validità scientifica assoluta".A sottolineare il valore scientifico delle informazioni che arriveranno grazie al satellite italiano LICIACube, sviluppato da Argotec per conto dell'Agenzia spaziale italiana e lanciato oggi con la missione di difesa planetaria DART della Nasa, è Elisabetta Dotto (INAF) che coordina il team scientifico tutto italiano che comprende ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), del Politecnico di Milano, delle Università di Bologna e Parthenope di Napoli, dell'IFAC-CNR di Firenze.