Scienza e tecnologia

Spazio, il telescopio italiano miniEUSO è sulla ISS: a cosa serve

 

Milano, 27 ago. (askanews) - Con l'attracco al modulo Zvezda dell'ISS della navetta Soyuz Ms-14 - riuscito solo al secondo tentativo a causa di un'avaria dell'antenna del sistema d'aggancio automatico al boccaporto del modulo Poisk sulla base orbitante, al quale era inizialmente destinata l'astronave russa - sulla Stazione spaziale, assieme al robonauta Fedor (o Fiodor), è arrivato anche il telescopio italiano miniEUSO (eccolo in queste immagini) un progetto dell'Asi e dell'Infn, realizzato in collaborazione con la Roscosmos.L'esperimento, destinato all'astronauta italiano dell'Esa e pilota sperimentatore dell'Aeronautica militare, Luca Parmitano, in orbita per la missione Beyond dell'Esa, è coordinato dal professor Marco Casolino della sezione Infn dell'Università di Tor Vergata e verrà collocato nel modulo russo dell'ISS, puntato verso la Terra per catturare 400mila immagini al secondo che consentiranno, grazie alle sue lenti di inaudita sensibilità, di registrare le emissioni ultraviolette di origine cosmica.Il miniEUSO sarà utile a comprendere numerosi fenomeni ad alta energia invisibili agli osservatori a terra, ma anche diversi fenomeni terrestri e atmosferici. Consentirà, per esempio, di avere per la prima volta una mappa notturna delle emissioni nella banda dell'ultravioletto della Terra, di osservare la bioluminescenza prodotta dal plancton e le variazioni prodotte dall'uomo.Il telescopio "Made in Italy", permetterà di ricercare anche la "materia strana", che è uno stato della materia che si suppone esista ma ancora nessuno è riuscito a osservare. O anche particelle che ritiene provengano da altre galassie e sulla cui natura ci sono ancora dubbi.