Spettacoli

"Bentornato Presidente" Bisio premier tra cloni Salvini e Di Maio

 

Roma, 21 mar. (askanews) - C'è un premier un po' naif e eterodiretto tra due vicempremier che sono i cloni di Salvini e di Maio nel film "Bentornato Presidente", nei cinema dal 28 marzo. Claudio Bisio torna nei panni di Peppino Garibaldi dopo otto anni da "Benvenuto Presidente" e per amore di Janis (interpretata da Sarah Felberbaum) accetta la nomina di Presidente del Consiglio. Nessuna possibilità di mettere bocca, però, sul programma di governo del partito "dei guerrieri" e del partito "dei candidi", con due leader, interpretati da Paolo Calabresi e Guglielmo Poggi, che ci ricordano qualcuno.I registi Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi dicono:"Aspetta, però questo è un film di fantasia. Non c'è nessun riferimento alla realtà, non so se voi avete... Quando mai in un Paese ci sono due vicepremier che usano una persona così, dal nulla, uno di cui non si sapeva niente, lo mettono lì come premier e lo manipolano? E' molto lontano dalla realtà.. Cioè, una cosa del genere solo la fantasia la può creare".Bisio racconta: "Nel primo film, appunto, c'era un inno all'antipolitica, contro la casta, contro la vecchia politica, senza volerlo abbiamo un po' previsto quello che è successo nella realtà. Però quello che raccontiamo in questo film è che quello che è successo non basta, a mio avviso, almeno, perché i nuovi sono dei finti nuovi, si comportano come i vecchi. Non è cambiato niente, secondo me. Quindi un film così ha ancora senso. E uno come Peppino, che è un personaggio di fantasia, chissà se davvero uno così arrivasse nelle stanze del potere qualcosa cambierebbe, chi lo sa..."Il premier infatti ad un certo punto si ribella e decide di mettere gli italiani di fronte alle loro responsabilità. "Peppino chiede banalmente agli italiani di pagare le tasse: è già un primo passo, se tutti lo facessero forse qualcosa cambierebbe, ma non tutti lo fanno. Quindi è inutile poi che tutti ci lamentiamo dei corrotti, quando siamo i primi a fare azioni non legali".Tra i palazzi della politica, nel film, c'è anche un momento thriller a tinte rosa, di cui è protagonista Piero Sermonti, che ad un certo punto ha uno strano incontro con il premier. "Voglio dire che c'è una scena di seduzione tra me e Pietro, che è un incubo, io ancora me lo sogno la notte.... Si, sì, perché ad un certo punto lui è costretto a togliermi.. Non si può dire... Mi sta dando delle strette fortissime".