Spettacoli

Lidia Vitale, da Giordana a "I Medici" ma ho Magnani come esempio

 

Roma 13 set. (askanews) - Lidia Vitale ha iniziato a recitare dopo aver lavorato dietro le quinte, nella produzione, poi dopo tanti tentativi incontrò Marco Tullio Giordana che cercava gli interpreti per un film epocale, "La meglio gioventù". Da allora sono passati più di 15 anni e nella sua carriera è spaziata dal cinema alla tv, con esperienze professionali internazionali, come quella nella terza stagione dei "Medici"."Io manco sapevo chi era Marco Tullio, devo dire la verità, a quel tempo, perché la mia conoscenza ancora era poca rispetto al cinema e feci questa scena dicendo: queste sono le ultime foto che porto, se non lavoro con gente come voi il cinema italiano avrà perso una grande attrice... Chissà da dove m'è venuta questa cosa! E' una malattia, non so chi me l'ha attaccata, da una parte è un grande privilegio perché fare un lavoro che si chiama 'to play', quindi giocare, non è proprio da tutti. Quindi poi alla fine sono grata di aver scelto questo".Quest'estate l'abbiamo vista nei film "Restiamo amici" di Antonello Grimaldi e in "Tulipani" diretta dal regista premio Oscar Mike Van Diem. Ora torna in tv su Fox con la seconda stagione di "Romolo + Giuly" e su Mediaset con "Rosy Abate"."Tulipani è un film che ci abbiamo messo due anni a portarlo a termine, quindi ho dovuto tenere vivo il personaggio per due anni di seguito tra un'interruzione e l'altra, e Immacolata è un personaggio a cui io sono affezionatissima. Il personaggio con cui continuo a giocare di più è sicuramente quello di Anna Magnani".L'amore che lega Vitale ad Anna Magnani è viscerale, nato grazie a un progetto dell'Actor's studio di New York nel 2003, diventato poi uno spettacolo teatrale, "Solo Anna", che ha debuttato nel 2012 a Los Angeles, e continua a girare per il mondo."E' un monologo in forma di dialogo, con undici momenti della vita di Anna, in cui sembro una pazza che parla da sola, invece dialogo con l'interlocutore, che può essere da Tennessee Wialliams a Rossellini.E ogni volta è un continuare ad esplorare, è un continuare a crescere, a divertirmi, anche a lasciarmi sorprendere".La Magnani per Lidia, sempre in prima linea nelle battaglie per i pari diritti delle donne, è un grande simbolo."Anna Magnani rappresenta un femminile che con coraggio si impone in un mercato in cui tutte erano bionde e con gli occhi azzurri, in un mercato che, a tutt'oggi, soffre dell'ascendente maschile prepotentemente. E' stato il primo Oscar non americano al mondo, ed è stata una donna, ed è stata italiana, quindi abbiamo bisogno di far riemergere questo femminile oggi più che mai. E' un momento questo importantissimo".