Spettacoli

Premio Bracco a Andrea Carpenzano: un'emozione, mi sento in colpa

 

Roma, 24 giu. (askanews) - Si è chiusa con successo l'edizione 2019 dell'Olbia Film Network, il festival internazionale e mercato dell'audiovisivo che ha portato nel capoluogo sardo professionisti e ospiti, produttori, registi, sceneggiatori e Film Commission italiane, con al suo interno il Figari Film Fest, festival internazionale di cortometraggi.Nelle ultime serate è stato assegnato il premio Bracco ai migliori giovani attori dell'anno: Linda Caridi protagonista con Luca Marinelli di "Ricordi?" di Valerio Mieli eAndrea Carpenzano, fresco del successo de film "Il Campione" di Leonardo D'Agostino con Stefano Accorsi.Carpenzano, attore quasi per caso, lanciato da "Tutto quello che vuoi" di Francesco Bruni, ha scherzato: "Ho iniziato per caso e penso finirà per caso...è capitato così, mia madre dice che sono miracolato e ha ragione, non so fare niente....".E sul premio ha dichiarato: "Non me lo aspetto mai di prendere qualche premio, c'è sempre un po' di responsabilità ed emozione, mi sento anche in colpa, un misto di senso di colpa e gratitudine".A giudicare i corti da tutto il mondo due giurate d'eccezione, Lucia Ocone e Alessia Barela. Novità del Figari di quest anno, una sezione interamente dedicata al cinema a tematica femminile. Entrambe sul ruolo delle donne oggi nel settore hanno le idee molto chiare."Noi donne prendiamo sempre di meno, non c'è parità di stipendio e citiamo una frase di Lina Wertmuller che abbiamo fatto nostra: non esistono registi uomini e donne, ma registi bravi e non bravi e penso valga per tutti i settori e mestieri al di fuori del cinema"."Laddove c'è un talento speriamo di arrivare a non sottolineare più regista o sceneggiatrice donna.. ".E sui cortometraggi visti al festival aggiungono: "Tutti questi corti sono molto drammatici e rispecchiano molto i tempi che stiamo vivendo". Immigrazione e politica i temi principali: "Ce ne è solo uno divertente, uno, si vede che abbiamo bisogno di tirare fuori quello che stiamo vivendo".