Spettacoli

"Tutti a bordo", bambini in fuga con Fresi, Storti e Buccirosso

 

Roma, 27 set. (askanews) - La prima commedia che arriva al cinema in questa stagione, dal 29 settembre, è "Tutti a bordo", diretta da Luca Miniero, con Stefano Fresi, Giovanni Storti, Carlo Buccirosso. Un film che ha per protagonisti dei bambini e punta a riportare in sala le famiglie. Questo gruppo di ragazzini dovrebbe arrivare in treno da Torino a Palermo insieme al papà di uno di loro interpretato da Stefano Fresi. Peccato che quest'ultimo, insieme al proprio padre (interpretato da Giovanni Storti) perda quel treno e si ritrovi ad inseguire quella ciurma scatenata per mezza Italia.Fresi di questa corsa scatenata insieme a questo padre un po' sui generis racconta:"Ho corso moltissimo, infatti lui è molto felice, perché ha avuto un doppio contratto, sia come regista che come personal trainer mio. Ci siamo divertiti molto, è stato faticoso ma molto molto divertente, abbiamo scoperto cose piacevoli in comune io e Giovanni attori, ed è stato bellissimo fare questo padre e figlio nel film, a cui succede di tutto. Carlo Buccirosso interpreta il perfido controllore del treno che detesta i bambini ed è quello che sul set ha avuto più scene con il gruppo di giovani attori. "Certo la convivenza di 40 persone su un vagone, non su un treno, non è stata facile. Per esempio un aneddoto, in uno stesso scompartimento c'erano un giorno dodici persone, fra tecnici, fonici, Luca e bambini"."Si è dovuto picchiarli tanto, purtroppo. Quel sì, ci ha pensato lui, ovviamente. Io ogni tanto arrivavo. Alcuni sono stati eliminati, definitivamente, li troverete nel film, però, insomma". Il regista a proposito dell'arrivo in sala della commedia, dopo i primi buoni risultati che sta avendo il cinema italiano in sala, dice: "Personalmente penso che non sappiamo, non soltanto noi, ma credo che non lo sappia nessuno cosa stia succedendo al cinema, soprattutto al cinema di commedia. Di certo i film si continuano a fare, poi capace che stanno un po' meno al cinema e poi vanno a occupare lo spazio delle piattaforme e delle televisioni. Dunque però è anche eroico, quelli che continuano a scrivere nella tavoletta di cera, noi continuiamo a mandare dei film in giro, e alla fine poi i film si consumano e si vedono".