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Fiona May: donna, atleta, madre, è dura ma essenziale è crederci

 

Roma, 11 nov. (askanews) - Madre, atleta, donna impegnata, quanto è difficile fare tutto per una donna? E' duro ma si fa e ci sono ancora tante cose da fare risponde Fiona May."Non sono l'unica in questo mondo... E' dura, è dura, però si fa" commenta la medaglia olimpica in salto in lungo. "E' difficile perché il problema non sono solo le altre persone, sono anche noi; ogni tanto ti dici "ma sono in grado?" La famosa sindrome dell'impostore esce fuori come un fungo. E' una cosa psicologica, dobbiamo cambiare la nostra mentalità. Se sono qualificata, e ho la passione, posso farcela"."Le donne di vent'anni fa non sono le donne di adesso; a quaranta anni era finita la vita. Oggi è completamento diverso. Se gareggiassi con la saggezza di oggi potrei fare il record del mondo, con la consapevolezza di corpo e mente. Ma oggi le donne hanno grandissime opportunità e spero che non perdiamo queste opportunità. Ci sono ancora tante cose da fare: a livello sportivo ci siamo ma presidenti di federazioni non ce ne è, di donne, e anche le vicepresidenti si contano sulle dita di una mano; e poi giornalisti sportive, commentatrici sportive. Piano piano si vede che in altri settori stiamo crescendo; anche nel mondo dello sport bisogna proseguire questo trend" conclude l'atleta italiana di origine britannica.