La figlia del Che a Palermo: "Ci hanno proposto di fare beato mio padre"

La figlia del Che a Palermo: "Ci hanno proposto di fare beato mio padre"

Aleida Guevara, figlia del Che rivela "una proposta arrivata da qualcuno che parlava per conto del Vaticano: c'è chi a Roma ha pensato di fare beato mio padre", riporta il Corsera. Notizia che non sorprende la figlia Celia, anche lei medico. "Una signora che stava male a Cuba dice di essere stata salvata pensando a ui. E un'altra pure...", spiega il Corriere.

Aleida Guevara figlia del Che: "A Cuba si conosceva solo lo stereotipo della mafia, ma è tutto cambiato grazie al commissario Montalbano"

Aleida Guevara, figlia di Ernesto Che Guevara, volata in Italia per un ciclo di conferenze organizzate dall'Associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba (Anaic), ha fatto visita all'hub vaccinale del capoluogo siciliano, dove le è stata conferita la cittadinanza onoraria: un momento "rivoluzionario" per la città. Tra i temi toccati: Cuba e il "bloqueo", la sanità pubblica e i vaccini di Stato per tutti. Pediatra all'ospedale dell'Avana, Aleida Guevara, sulla visita all'hub vaccinale ha dichiarato: “Un centro bellissimo ma soprattutto ben organizzato. E dove c’è organizzazione c’è senz’altro efficienza”. "Nell'hub vaccinale di Palermo ho trovato lo spirito di amore verso gli altri di tanti lavoratori siciliani", ha poi aggiunto. E sulla Sicilia ha rivelato: "A Cuba si conosceva solo lo stereotipo della mafia, ma è tutto cambiato grazie al commissario Montalbano". 

Nel giorno del compleanno di suo padre, durante la visita del centro della Fiera del Mediterraneo, insieme alla figlia Celia, anche lei medico, c'erano il commissario all’emergenza Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa, e il direttore generale del Dipartimento di Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute della Regione Siciliana Mario La Rocca. Sono stati loro mostrati il padiglione 20, motore del centro vaccinale, e il padiglione 16, quartier generale amministrativo. Aleida Guevara si è anche fermata a parlare con i giovani medici della struttura, raccontando le sue esperienze di medico in Nicaragua e in Angola.