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Coronavirus
Covid, 6mln di italiani hanno paura di tutto: in ansia 5 studenti su 10

 

Nell’ultimo anno gli italiani sono stati costretti a reimpostare la propria vita secondo ritmi più lenti e incerti dettati dall’emergenza pandemica. Dal 2° Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia, realizzato dal Censis per Federsicurezza, emerge un quadro variegato che registra sia un forte calo dei reati (ben del 18,9) che l’aumento di un senso generale di insicurezza e  paura.  In particolare, sul fronte dei reati gli omicidi  sono calati del16,4%, le rapine del 18,2%, i furti del 33,0%, i furti in appartamento del 34,4%. Nonostante ciò però per due terzi degli italiani (il 66,6% del totale) la paura di rimanere vittima di un reato non è diminuita e per il 28,6% è addirittura aumentata. 

Anche la criminalità digitale ha trovato terreno fertile: nel 2020 sono state commesse 241.673 truffe e frodi informatiche, il 13,9% in più rispetto all’anno precedente (nel 2010 erano state solo 96.442). I rischi connessi all’utilizzo della rete frenano la modernizzazione. Un italiano su tre (il 31,3% del totale) non si sente sicuro quando fa operazioni bancarie online. Uno su quattro (il 24,9%) ha paura di utilizzare i sistemi di pagamento elettronici per fare acquisti in rete. E le percentuali salgono nettamente tra le persone più avanti con gli anni e tra quelle con bassi livelli di istruzione.

Ma ancora più grave è il senso di disagio e di insicurezza sociale causato dalle nuove regole di distanziamento. Il 75,4% degli italiani dichiara infatti di non sentirsi sicuro quando frequenta luoghi affollati (la percentuale scende del 67% tra i più giovani). Il 59,3% ha paura di camminare per strada e di prendere i mezzi pubblici dopo le otto di sera (la percentuale resta al 59,8% anche tra i più giovani). Si tratta di sentimenti fortemente condizionati dalla paura del contagio. La sfera sanitaria peserà sempre di più nelle nostre vite: quando le restrizioni saranno allentate, le piazze dovranno poter tornare a riempirsi in tranquillità. 

Inoltre, nell’anno del Covid molte donne chiuse in casa sono state maggiormente esposte alla violenza di partner e conviventi. Le richieste di aiuto al numero antiviolenza e stalking 1522 sono fortemente aumentate. Da marzo a ottobre 2020 le chiamate sono state 23.071: un anno prima, nello stesso periodo, erano state 13.424 (+71,9%). Le donne che hanno paura mettono in atto comportamenti che ne condizionano fortemente la qualità della vita: il 75,8% ha paura di camminare per strada e di prendere i mezzi pubblici di sera, l’83,8% ha paura di frequentare luoghi affollati, l’88,5% ha paura di incontrare persone sconosciute sui social network, il 76,3% ha paura di condividere immagini sul web, il 22,5% ha paura di stare a casa da sola di notte. 

Infine, il rapporto di Censis mette in evidenza come una grande fetta di italiani, circa 6 milioni, ha paura di tutto. Si tratta dei panofobici: uomini  donne che sia in casa che fuori vivono costantemente in stato di ansia. A prevalere è la componente femminile che tocca i 5 milioni. Ma nella lista sono presenti anche i giovani, ben 1,7 milioni, pari al 16,3%. Per l’83,4% degli italiani la sicurezza è un fattore essenziale per garantire una convivenza sociale serena. È quindi necessario che i controlli siano certi, professionali e rassicuranti, come solo gli operatori delle Forze dell’ordine e della vigilanza privata possono garantire.

Il quadro di paura e ansia si riflette anche tra i più giovani, soprattutto nei periodi più stressanti, caratterizzati da prove ed esami. Una piaga che colpisce una grande comunità di studenti. Secondo infatti l’International Journal of Indian Psychology "l’ansia da esame" è compagna di vita per cinque studenti su dieci. Ecco allora che per evitare crollo improvvisi ed estenuanti dell'ultimo minuto, sia in vista della maturità che della sessione universitaria estiva, il Dott. Massimo De Donno, ideatore di Genio in 21 Giorni, consiglia di seguire differenti strategie

  1. Padroneggiare le tecniche di apprendimento strategico per organizzare lo studio e rendere più produttiva ogni fase, dalla concentrazione all’esposizione.
  2. Focalizzare l’attenzione su ciò che si impara preparandosi per l'esame e non soltanto sul voto in sé.
  3. Tenere a bada l’ansia e trasformare l’adrenalina in energia grazie ai pensieri positivi.
  4. Visualizzare mentalmente la prova d’esame immaginando di superarla in maniera brillante e vittoriosa.
  5. Allenare l’esposizione simulando la prova d’esame con amici o famigliari.
  6. Imparare a usare la respirazione per gestire gli stati d’animo più improduttivi.
  7. Suddividere ogni materia in 3 “cartelle mentali”: le cose da ripassare, quelle da studiare e quelle da approfondire.
  8. Organizzare i cicli di studio, applicando la “tecnica del pomodoro”: impostare cicli di studi da 25 minuti, intervallati da 5 minuti di pausa. Dopo ogni ciclo ripassare quello che si è studiato negli ultimi 25 minuti, procedendo con questo ritmo per diverse ore senza subire drammatici cali di motivazione, concentrazione e qualità.
  9. Mangiare sano e non rinunciare a fare una camminata o attività fisica.
  10. Frequentare le Aule Studio Virtuali gratuite di Genio in 21 Giorni.
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