Agnese Renzi, vita 'stravolta'. "Lascio la scuola: ecco perché"
Che lei si sarebbe dedicata alla famiglia lo aveva detto subito, appena Matteo Renzi è diventato premier. Ma sembrava che sarebbe riuscita a fare tutto: famiglia, lavoro e politica. Ora, invece, Agnese Landini, moglie del premier e insegnante (precaria) di italiano e latino, ha chiesto e ottenuto l'aspettativa all'Educandato Santissima Annunziata di Firenze "per dovere nei confronti di mio marito e per il piacere di stare con i miei figli". Lo riporta il settimanale OGGI nel numero in edicola da domani.
Va bene che le donne 'devono' essere multitasking, ma non sempre si riesce a far stare tutto nelle 24 ore di una giornata, soprattutto se si è la moglie del premier, divisa tra Firenze, Roma e anche qualche viaggio all'estero in qualità di firts lady come quello di sabato scorso a Parigi per far visita a Hollande. Così ai colleghi della Santissima Annunziata, la first lady ha detto: "Ci ho provato a tenere tutto insieme: il lavoro, la famiglia, la politica. E sono dispiaciutissima di dover lasciare i ragazzi proprio poco prima della fine dell’anno scolastico, ma questo è stato un periodo di cambiamenti enormi e io devo pensare ai miei cari". Intanto la casa dei Renzi a Pontassieve, che ha un bel giardino disseminato di giochi e porte da calcetto, si è trasformata in un bunker: finestre sigillate, tende chiuse, nessun segno di vita.
La moglie di Renzi assorta in tribuna. "Adesso mi portate da Matteo?" La moglie di Renzi usa le preferenziali con il pass del sindaco Dal passato di Renzi spunta una fidanzata mancata. Ecco chi è |
Un paparazzo racconta che, dopo ore d’assedio domenicale, Francesco, il più grande dei tre figli di Agnese e Matteo, ha aperto la porta, buttato fuori una palla e richiuso con violenza. Il messaggio era, oltre che forte, chiaro: "Per colpa vostra non posso più giocare in giardino col papà". Adriano Landini, il suocero del premier, spiega a OGGI con la consueta ironia: "Agnese ha lasciato il lavoro per stare coi suoi figlioli, che cominciano a patire la presenza meno continua del papà, specie i maschi. Ma l’ha fatto anche per noi nonni, che iniziavamo a esser sovraccarichi di compiti".
