Le Marche, nominate da Lonely Planet Best in Travel 2020, al secondo posto tre le dieci migliori al mondo e unica destinazione italiana in classifica, propone un febbraio ricco di eventi e attività, per le coppie, per le famiglie con bambini o anche per un weekend via con gli amici…ce n’è per tutti i gusti!
GRADARA D’AMARE E UN ITINERARIO ROMANTICO ALL’INSEGNA DELLA BELLEZZA
Gradara è il luogo dove si è svolta l’appassionata storia d’amore tra Paolo e Francesca narrata da Dante nel 5° Canto dell’Inferno della Divina Commedia. Come ogni anno con Gradara d’Amare tutti gli innamorati potranno celebrare i loro sentimenti nella Capitale dell’Amore dal 14 al 26 febbraio 2020.
Il Trionfo dei sensi è il filo conduttore del ricco calendario di eventi che accendono il borgo di romantiche suggestioni, a cominciare dalle candele che illumineranno il castello e tutte le viuzze medievali. Inoltre tutto il borgo sarà allestito con 2.000 cuori rossi e tutti gli innamorati potranno pescare nel pozzo delle Poesie la loro dedica o potranno lasciare la loro firma ad imperitura memoria nel Libro degli Innamorati. Intorno alla cinta muraria è possibile fare una bellissima passeggiata nel verde mano nella mano, poi la Scalinata dell’Amore di Elio Fiorucci e la visita alla rocca fanno il resto, coinvolgendo il visitatore in un’atmosfera senza tempo che permette di rivivere il passato glorioso dei Malatesta, degli Sforza e di Lucrezia Borgia e ovviamente dell’amore di Paolo e Francesca.
Visite guidate nel Castello di Paolo e Francesca
venerdì 14 febbraio: 11:00 – 14:30 – 16:00 – 18:00
sabato 15 febbraio: 11:00 – 14:30 – 16:00 – 18:00
domenica 16 febbraio: 11:00 – 14:30 – 16:00 – 17:30
Itinerari su prenotazione: tel. 0541 964115 | cell. 340 1436396 |
info@gradara.org
www.gradara.org
Ma non finisce qui, la provincia di Pesaro-Urbino è protagonista di un Itinerario Romantico all’insegna della Bellezza, un percorso di promozione turistica realizzato nel 2019 da Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord, che coinvolge ovviamente Gradara, ma anche Gabicce Mare, Fossombrone, Sant’Angelo in Vado e Cagli.
A cominciare da
Gabicce Mare, luogo romantico per eccellenza con la sua spiaggia, il porticciolo turistico, i ristorantini sul mare e la leggendo si Valbruna, l’Atlantide dell’Adriatico, una piccola città sommersa proprio davanti alla Baia. Nel promontorio sopra Gabicce Mare, sorge
Gabicce Monte, piccolo borgo con scorci romantici, immerso nella natura, anche per innamorati appassionati di trekking e bicicletta seguendo i percorsi ciclo-turistici di Marche Outdoor
www.marcheoutdoor.it. Inoltre Gabicce è incastonata nel Parco Regionale del Monte San Bartolo, primo promontorio dell’Adriatico, dove si trova un luogo chiamato “Tetto del Mondo” dove lo sguardo si perde all’infinto dagli Appennini alla costa e dove il sole sorge e tramonta sul mare. Proseguendo nell’entroterra troviamo
Fossombrone, dove si è vissuta la grande storia d’amore tra Guidobaldo da Montefeltro ed Elisabetta Gonzaga che, uniti in un matrimonio di convenienza, si amarono a prima vista e la loro unione fu indissolubile. A Fossombrone si può rivivere tutta la storia d’Italia: dalla Città Romana con il Parco Archeologico, al Medioevo e Rinascimento con la Roca Malatestiana e la Corte Alta, al Novecento con la Quadreria Cesarini alla Pinacoteca “Augusto Vernarecci”. Da Fossombrone si sale alla città di
Cagli, delimitata dai monti Catria, Petrano, Nerone e Paganuccio ha origini antichissime che risalgono al dominio bizantino ed è un ambiente incontaminato ricco di eccellenze artistiche e storia a cominciare da quella che ha visto protagonista l’amore tra Lucia Ugolinucci e il medico Vincenzo Piccinini giunto a Cagli nel 1826. Quando i due giovani si videro per la prima volta, entrambi ebbero un colpo di fulmine: la ragazza era promessa sposa a un altro, ma l’amore tra i due era così forte deciso di fare il cosiddetto “matrimonio clandestino” che scosse tutta la città ma che alla fine portò il lieto fine per i due sposi. Nell’Alta Valle del Fiume Metauro c’è
Sant’Angelo in Vado, capitale del tartufo tutto l’anno, che sorge sulle rovine dell’antica Tiphernum Mataurense che conserva la straordinaria Domus del Mito, una residenza gentilizia romana del I secolo d.C. con pavimenti musivi perfettamente conservati che celebrano l’amore contrastato ma indissolubile tra il ricco romano Mennenio e la povera celtica Nicia. Proprio nella stanza più grande della Domus gli dei lasciarono il loro segno dove nei mosaici c’è il ritratto di una figura maschile che reca in mano il tartufo, ecco perché Sant’Angelo in Vado è detta “La Terra benedetta dagli Dei”.
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