I figli ora si 'fanno' in Internet. Così cambiano le famiglie...
Di Maria Carla Rota
@MariaCarlaRota
E' entrato in vigore in Italia, per l'esattezza il 7 febbraio, il decreto legge che cambia il diritto di famiglia: d'ora in poi tutti i figli sono uguali, che siano legittimi, naturali o adottivi. Un provvedimento che mira a tutelare tutti i bambini, indipendentemente dal fatto che i genitori siano uniti in matrimonio oppure no, e che modifica le norme nazionali e internazionali sulla filiazione.
La legge interessa un numero sempre crescente di bambini. Al di là del caso di gossip più famoso del momento, ovvero il riconoscimento da parte di Balotelli della figlia Pia, avuta con Raffaella Fico (vedi gallery a lato), negli ultimi dieci anni le coppie coniugate con figli sono diminuite di oltre settecentomila unità, secondo il rapporto Censis 2013. Quelle non coniugate con figli sono oltre 270mila più di prima e le madri sole – single o separate- sono aumentate del 78%. A nascere fuori dal matrimonio è oggi quasi un terzo dei bambini.
E intanto si diffonde anche in Italia un fenomeno che all'estero ha già preso piede: il co-parenting. Ovvero, "genitori insieme, ma senza stare insieme". Al centro di tutto alcuni siti internet a cui si iscrivono persone che vogliono avere un figlio, ma per motivi diversi non hanno un partner con cui farlo. Donne over 35, che non hanno ancora molto tempo a disposizione. Uomini che vogliono essere padri, ma non cercano relazioni stabili. Gay e lesbiche. Tutti cercano un "co-genitore", con cui condividere le responsabilità emotive, educative e finanziarie. Ci si incontra prima online, poi di persona. Se nasce l'amore meglio, altrimenti si diventa solo genitori insieme. Si decide il 'metodo', dall'inseminazione artificiale al sesso tradizionale, e ci si organizza per gestire il bebè in futuro: per questo l'ideale è che i genitori abitino vicini, in modo da condividere la crescita del piccolo.
Tra i primi siti nati all'estero, ci sono "Co-parentmatch" (30.000 iscritti tra Gran Bretagna e altre nazioni europee) o "Modamily". Visto il successo sono seguiti altri siti e social network (Pollentree.com, Coparents.com, Myalternativefamily.com). Il fondatore di Modamily, Ivan Fatovic, ha raccontato: "L’idea mi è venuta una sera a cena con amici. Alcuni dicevano che non volevano essere genitori single, altri che non volevano usare lo sperma di un donatore anonimo. Così ho pensato di mettere insieme tutte le persone che avevano gli stessi problemi".
In Italia il primo sito dedicato alla famiglia alternativa è co-genitori.it, che ha versioni anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo. "Colleghiamo i genitori o futuri genitori che desiderano crescere un bambino. Ci rivolgiamo agli omosessuali ma anche a tutti coloro che non desiderano (o non vogliono più) vivere in coppia per altre ragioni", è la mission dichiarata. E ancora: "Che cos'è la co-genitorialità? Una divisione dei diritti e delle responsabilità dei genitori (omosessuali e d eterosessuali) nei riguardi dei bambini. Un bambino può essere cresciuto dai suoi genitori sia che siano una coppia o meno, single, sposati o divorziati, o dello stesso sesso". Come spiega lo staff ad Affari, il sito è nato nel 2010 e conta 1.700 abbonati in Italia, di cui mille uomini. Nel mondo gli iscritti sono invece 100mila. Oltre a mettere in contatto le persone, si danno indicazioni sulla legislazione italiana e straniera riguardo a co-parenting, donazione di sperma e fecondazione assistita.
Tra le storie di successo di questi primi giorni di gennaio, ci sono quella di Luca, "A maggio diventerò padre di un bel maschietto. Ringrazio il sito per avermi permesso di conoscere la madre di mio figlio", e quella di Romy: "Grazie a Co-genitori abbiamo trovato molto velocemente il nostro donatore. E io sono incinta dopo il primo tentativo. Fantastico!! :)". Tra gli ultimi annunci invece, una giovane donna lombarda: "Ragazza 33 anni sana, indipendente, carina, cerca padre per bambino o bambina, etero o gay con copertura. Spero di trovare un uomo affettuoso e responsabile con cui possa istaurarsi un'amicizia e condivisione serena e gioiosa". E un
63enne veneto: "Sono gay serio e maturo alto 1,80 peso 95 sana e robusta costituzione indenne da malattie anche quelle a trasmissione sessuale, vaccinato contro epatite A e B - tipologia nord europea,occhi azzurri, capelli biondo chiaro da bambino, biondo cenere da adulto, ora rasato. Laureato, reddito medio/alto - vivo con mia mamma. Cerco aspirante mamma per sincera amicizia e per realizzare il sogno di diventare co-genitori".
La co-genitorialità nuova forma di famiglia? Sicuramente la tendenza fa discutere, tra web e realtà. C'è chi la sostiene come legittima alternativa per chi non riesce a trovare il partner giusto e chi invece la trova una scelta esasperata di chi vuole avere un figlio a tutti i costi.


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