Nessun genitore avrebbe mai immaginato di dover gestire, insieme alla frenetica routine quotidiana che contraddistingue l’esperienza di mamme e papà, anche lo stress e il disagio di una pandemia. Hasbro, l’azienda leader nel settore dei giochi da tavolo, ha condotto un’indagine sull’Hasbro Community italiana per valutare le peculiarità e complessità delle situazioni a cui sono stati sottoposti i genitori nell’ultimo periodo e il ruolo del gioco in famiglia in questo nuovo contesto storico e sociale. I risultati della ricerca, che ha coinvolto più di 2.000 genitori (in prevalenza mamme), sono poi stati interpretati grazie al supporto della psicologa e psicoterapeuta Marta Rizzi.
C’era da aspettarselo, il periodo che stiamo vivendo ha messo a durissima prova i genitori: solo il 17% dei genitori intervistati dichiara di sentirsi abbastanza tranquillo; mentre, del restante 83%, il 22% è in ansia per qualsiasi cosa, il 21% perde la calma con più facilità, il 20% non riesce a dormire e un altro 20% ha pensieri negativi.
Ma quali sono le principali situazioni che hanno segnato le mamme e i papà in modo così inaspettato e travolgente? Dover pensare a tante, troppe, cose contemporaneamente - ad esempio - trasformandosi in dei genitori più multitasking che mai: quasi il 70% degli intervistati ha percepito una sensazione di affaticamento nel gestire disparate attività in simultanea. Inoltre, per il 56% dei genitori, anche la conciliazione dei diversi ruoli da ricoprire (genitore, figlio, lavoratore, coniuge, amico) è stata fonte di stress.
Su Affari i tre consigli della Psicologa e Psicoterapeuta Marta Rizzi, specializzata in terapia genitoriale ed età evolutiva, per aiutare i genitori ad affrontare al meglio questo periodo che si fa sempre più lungamente delicato.
- Emozione: Tutti noi siamo fatti di emozioni, reagiamo a degli input esterni che inevitabilmente ci attivano e determinano le nostre azioni. Non accettare questa condizione, rinnegando le nostre emozioni o tentando di tenerle alla larga, non fa che potenziare il loro effetto boomerang. Per cui, vale la pena concedersele e soprattutto concederle ai nostri figli, cercando di individuare la loro utilità e funzione, in modo così da poterle così tollerare e gestire al meglio.
- Comunicazione: spesso riscontriamo delle difficoltà o abbiamo dei dubbi su come affrontare argomenti delicati con i nostri bambini: vorremmo di dimostrarci impassibili, marmorei, granitici, impenetrabili. Ecco, i nostri bambini hanno invece bisogno di sapere cosa stiamo provando, e questo può avvenire attraverso una comunicazione molto diretta - ovviamente adeguata all’età del bambino - ma che gli dia un’idea chiara di ciò che accade in noi e della situazione che ci circonda. In questo modo, oltre ad instaurare rapporto di fiducia con nostro figlio, gli forniremo importanti strumenti di consapevolezza per affrontare quello che sta accadendo.
- Relazione: stare con i nostri figli è qualcosa di estremamente necessario, soprattutto in questo momento: vale la pena riuscire a ritagliarsi dei momenti in cui gli unici protagonisti siamo noi e i nostri figli, senza essere soggetti a distrazioni di alcun tipo. In queste occasioni, il gioco, soprattutto quello in scatola, può avere un ruolo davvero importante proprio perché, in quel momento, grazie allo scambio di sguardi e all’interazione che si viene a creare, costruiamo una memoria comune a cui tutti noi possiamo attingere nei momenti di difficoltà.
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