Matrimoni vip, tutti i segreti al congresso dei wedding planner
di Andrea Cianferoni
Fece scalpore pochi mesi fa a Firenze la richiesta di Rohan, figlio del magnate indiano Yogesh Mehta uno degli uomini più ricchi al mondo alla guida di un impero petrolchimico da tre miliardi di dollari, andato in sposa alla concittadina Roshni, stilita di moda che vive e lavora a Londra, di potersi sposare, secondo il rito indiano, utilizzando un elefante nel centro di Firenze. Permesso che, anche per opportunità anche legate a motivi di sicurezza, fu negato. Probabilmente anche di questo fastoso matrimonio, che coinvolse tutti gli hotel 5 stelle di Firenze, con oltre 600 invitati ed un programma di 3 giorni di festeggiamenti non-stop e una ricaduta sulla città di svariati milioni di euro, si parlerà nel congresso mondiale dei Destination Wedding Planner Congress 2016 in programma a Firenze dall’11 al 13 aprile.
Una manifestazione che riunirà nel capoluogo toscano i principali players mondiali nell’organizzazione e realizzazione di matrimoni. Cosa vogliono le celebrities per il loro grande giorno? Cosa c’è in una “million dollar industry” come quella dei matrimoni di destinazione? Quali le ricadute economiche sul territorio ? Questi alcuni degli argomenti trattati dagli oltre 30 speakers provenienti da tutto il mondo, in particolar modo dai paesi del Golfo e del Medio Oriente. Non è un caso che ad organizzare l’evento sia la società QnA International di Dubai, che si è coordinata insieme al Firenze Convention & Visitors Bureau, ente preposto alla promozione della destinazione per attrarre grandi eventi, congressi e matrimoni internazionali.
Alla guida del Convention & Visitors Bureau c’è la dottoressa Carlotta Ferrari che spiega ad Affaritaliani.it : “La preparazione della candidatura è stata molto complicata perché nelle edizioni precedenti il Congresso è stato interamente sponsorizzato dall’Ente pubblico di riferimento e si è svolto in una sola struttura mentre in questa edizione i partner coinvolti sono oltre 20 con un impiego di risorse pari a oltre 400 mila euro di servizi che le aziende coinvolte hanno movimentato” Il congresso, che si svolgerà alla Stazione Leopolda e coinvolgerà alcune delle location più ambite del turismo wedding del capoluogo toscano, è ricco ed esclusivo: prevede un welcome cocktail nel Salone dei 500 in Palazzo Vecchio, una cena di gala nei saloni e nei giardini di Villa Corsini a Mezzomonte diretta da Tommaso Corsini il giorno seguente, un cocktail nella storica villa di Maiano alle pendici di Fiesole. A curare l’organizzazione generale l’azienda Affresco, socia del Firenze Convention & Visitors Bureau che rappresenta l’offerta turistica della città grazie agli oltre 190 Soci che ne fanno parte (operatori del settore turistico e della filiera congressuale altamente specializzati e qualificati) grazie al protocollo d’intesa firmato con le associazioni di categoria di riferimento. Ma di cosa si parlerà nello specifico? Alcuni relatori, come lo statunitense Kevin Lee, fondatore dell’omonimo studio di produzione eventi si concentrerà sulle celebrities del mondo dello spettacolo e le loro esigenze “anomale” rispetto a quelle di coppie non pubbliche. Elizabeth Aisien, nigeriana, fondatrice e direttore di Privé luxury wedding and event company si concentrerà sugli aspetti legati ai matrimoni “multiculturali” e alle problematiche legate alle pratiche dei visti e permessi di soggiorno; Olivier Dolz, wedding e party planner, da Dubai, si concentrerà nel suo intervento sui matrimoni dei reali e su come si differenziano tra di loro nei diversi paesi del mondo; l’italiana Enrica Ponzellini, direttore di Vogue Bambini e Vogue Sposa, spiegherà quali sono le strategie per far si che un matrimonio possa essere appetibile per una pubblicazione su un periodico, e l’importanza dei media nello sviluppo del business. Questi e molti altri temi saranno affrontati davanti ad un pubblico esclusivamente professionale che coinvolgerà anche alberghi e dimore storiche, catering, centri congressi, aziende di servizi tecnici e comunicazione.