La legge 9 agosto 2013, n. 98 rende la mediazione obbligatoria in contenziosi di varia natura (controversie in materia di condominio, diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari).
Ma si è mediatori anche nella vita di tutti i giorni, senza per forza essere nell'aula di un tribunale. Comprendere le ragioni dei conflitti e trovare le soluzioni è un'arte che va studiata, come qualsiasi altra disciplina.
Per cercare di colmare il vuoto sulla formazione in questo campo, lamentato da autorevoli giuristi, arriva in libreria il volume "La formazione del mediatore" (edizioni UTET Giuridica), di Maria Martello, psicologa, mediatrice e formatrice, giudice onorario presso la Corte d’Appello di Milano.

Il volume si può trovare anche online sul sito www.lamiabiblioteca.com.
"Se non si pone attenzione alla formazione del mediatore - spiega l'autrice ad Affaritaliani.it - si rischia di vedere fallire questa figura innovativa che interviene nel conflitto in modo diverso dal giudice. Addirittura potrebbe essere compromesso il diritto del cittadino a una giustizia neutrale ed equa".
Non solo: "Questo manuale è una lettura indispensabile per il manager d’azienda, ma anche per ogni adulto che, in quanto tale, negozia sempre: nella vita e nel lavoro. Saper mediare i conflitti genera un vantaggio per sé e per gli altri".
Acquisiti i necessari strumenti, non vi è alcuna differenza fra i diversi ambiti della loro proficua applicazione: chi sa intervenire in un conflitto, mediando fra le parti in lite, può operare indifferentemente nelle diverse sfere della mediazione civile, familiare, penale, sociale, scolastica, aziendale.
Questo è lo spirito profondo del modello di mediazione filosofico-umanistica sviluppato da Maria Martello in anni di esperienza professionale di alto profilo. Un approccio che cambia la vita consentendo di sciogliere i nodi più reconditi del conflitto anziché soccombere affrontando in modo istintuale ed ‘incolto’ i diverbi.