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Costume
Il clima minaccia il turismo. L'elenco delle 31 mete a rischio

Il cambiamento climatico, e gli eventi metereologici estremi ad esso legati, stanno mettendo a rischio il patrimonio mondiale dell’umanità. In particolare, sono almeno 31 i siti in pericolo. E non si parla di pericoli potenziali, ma di danneggiamenti già in atto. Dall’Isola di Pasqua in Polinesia al sito di Stonehenge in Gran Bretagna fino alla città di Venezia, luoghi centenari o perfino millenari che potrebbero essere compromessi irrimediabilmente. E ancora: la città portuale colombiana di Cartagena, la città vietnamita di Hoi An e le Isole Galapagos, minacciate da eventi meteorologici estremi come l’aumento delle temperature, del livello dei mari e la siccità. L’allarme è lanciato dall’UNESCO, nel suo rapporto “World Heritage and Tourism in a Changing Climate”, che esamina le potenziali ricadute del cambiamento climatico sui luoghi inseriti nella lista del Patrimonio mondiale, concludendo che le variazioni meteorologiche possono avere un forte impatto negativo sul settore del turismo.

Paesi in via di sviluppo come il Nepal, che ospita il Monte Everest, o l’Uganda, dove i turisti si recano a vedere i gorilla di montagna, possono essere particolarmente colpiti dal momento che il loro reddito dipende dal turismo più che nei Paesi sviluppati. Il turismo è uno dei settori più ampi e in più rapida crescita: oggi genera il 9% del PIL mondiale e fornisce quasi il 10% dell’occupazione, spiegano gli esperti UNESCO che hanno stilato il rapporto insieme alla Union of Concerned Scientists (UCS).

I fattori di pericolo sono molti: l’aumento delle temperature nell’atmosfera e negli oceani, eventi meteorologici estremi, inondazioni, innalzamento del livello del mare. In Mali, la Grande Moschea di Djenné è particolarmente sensibile a temperature e umidità. Venezia e la sua laguna sono minacciate dall’acqua alta, la vecchia città costiera di Hoi An in Vietnam, già soggetta a inondazioni durante la stagione delle piogge, è minacciata da tempeste sempre più frequenti, erosione costiera e innalzamento dei mari.

Perfino l’Isola di Pasqua, a più di 3.500 km dalla costa cilena, ha i suoi problemi. Le statue Moai, erette tra il 1250 e il 1500, girando le spalle al Pacifico meridionale potrebbero finire sommerse causa erosione e innalzamento delle acque. L’aumento della temperatura dell’acqua e l’acidificazione degli oceani sono poi le più grandi minacce per le barriere coralline di tutto il mondo.

LA LISTA DEI 31 SITI MINACCIATI

Africa
• Bwindi Impenetrable National Park, Uganda
• Le rovine di Kilwa Kisiwani e Songo Mnara, Tanzania
• Aree protette della Regione di Cape Floral, Sud Africa
• Parco nazionale del Lago Malawi, Malawi
Mondo arabo
• Ouadi Qadisha (La Valle sacra) e la foresta dei Cedri di dio (Horsh Arz el-Rab), Libano
• Area protetta di Wadi Rum, Giordania
• Antichi Ksour di Ouadane, Chinguetti, Tichitt and Oualata, Mauritania

Asia e Oceano Pacifico
• Rock Islands Southern Lagoon, Palau
• Antica cittadina di Hoi An, Vietnam
• Shiretoko, Giappone
• Parco nazionale di Komodo, Indonesia
• Parco nazionale di Sagarmatha, Nepal
• Lagune della Nuova Caledonia: Barriera corallina ed ecosistemi associati, Francia
• Terrazzamenti di riso della Cordigliera filippina, Filippine
• Montagne d’Oro dell’Altai, Russia
• East Rennell, Isole Solomon

Nord America
• Parco nazionale dello Yellowstone, Stati Uniti
• Statua della Libertà, Stati Uniti
• Antica città di Lunenburg, Canada
• Parco nazionale del Mesa Verde, Stati Uniti

Sud America
• Porto Fortificazioni e Monumenti a Cartagena, Colombia
• Coro e il suo porto, Venezuela
• Isole Galápagos, Ecuador
• Parco nazionale di Huascarán, Perù
• Riserve delle Foreste atlantiche del Sud-est, Brasile
• Rapa Nui (Isola di Pasqua), Cile

Europa
• Il Fiordo ghiacciato di Ilulissat (Groenlandia), Danimarca
• Cuore del Neolitico di Orkney (Scozia); Stonehenge, Avebury e siti associati, Regno Unito
• Mare dei Wadden, Olanda, Germania e Danimarca
• Venezia e la sua Laguna, Italia

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