Cronache
Animali maltrattati, "la tolleranza è finita": lo Stato sia inflessibile

L'intervista all'avvocato Giada Bernardi e nuovi provvedimenti contro chi uccide e maltratta animali
Il medico Debora Cuini, omeopata e omotossicologa, docente di epigenetica ed esperta nei primi mille giorni di vita, aveva evidenziato durante un recente convegno alcuni studi che attestavano “la diminuzione delle aree cerebrali relative alla compassione dopo ore di videogame”.
La Fondazione Carolina, onlus per il benessere dei minori in rete, aveva lanciato una petizione contro Squid Game, la serie coreana trasmessa su Netflix, appellandosi ad AGCom e al garante per l’infanzia e l’adolescenza, dopo casi di pestaggi e vessazioni compiuti da bambini che avevano assorbito la violenza estrema della serie.
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Persino in un documento prodotto da Gianluca Massaro nel 2002 e basato su numerosi studi che consideravano il profilo psicologico dei killer, si legge che nel campione esaminato dal criminologo Robert Ressler “il 36% ha mostrato segni di crudeltà verso gli animali durante l'infanzia, raggiungendo il 46% durante l'adolescenza. Gli esperti che studiano il fenomeno consigliano di non sottovalutare mai i giochi violenti dei bambini nei confronti degli animali, perché questi comportamenti possono essere segnali di disagio che può preannunciare lo sviluppo di una personalità violenta”. Perciò, la faccenda è molto seria.
Proposte di inasprimento di pena. Nel mirino dei denucianti, anche le incurie dei veterinari. “In America -continua Giada Bernardi- se maltratti un animale finisci in carcere. Là esiste una sorta di commissariato preposto, l’SPCA e sarebbe fantastico poterlo fare anche qui. Sul tavolo giacciono numerose proposte di revisione delle pene e ci auguriamo tutti che non restino lettera morta”.
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A fronte dei 150.000 abbandoni di questa estate, anche di cani anziani, ci sono milioni di persone che considerano cane e gatto come parte del nucleo familiare. “La crudeltà gratuita è senza dubbio un’aggravante. C’è da sperare che il denunciato abbia carichi pendenti, per aumentare la condanna. Vorrei far notare che in numerosi casi di omicidio, sul telefono delle vittime gli inquirenti hanno trovato immagini di crudeltà su animali. I due fratelli Bianchi, che uccisero Willy, avevano immagini del genere sul telefono. Lo stesso Jeffrey Dahmer massacrava i gatti”.
Ma sul tavolo di Giada Bernardi non piovono solo casi di maltrattamento o uccisione. Anche i veterinari sono nel mirino. Tanti sono i casi di imperizia e leggerezza, come quello della proprietaria di un pincher -che si è vista diagnosticare un mal di denti quando il cane dopo tre giorni è morto di peritonite. Di recente ho fatto due CTU in materia di responsabilità veterinaria per culpa in vigilando e culpa in eligendo. Tantissime persone si rivolgono allo studio per imperizia, superficialità. Il veterinario è un medico a tutti gli effetti, fa 11 esami più di un medico umano per questo è applicabile la legge Gelli Bianco, attuando lo stesso iter che vige per la sanità umana”.