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Cronache
Bancarotta, assolto a Roma l'imprenditore Bigotti: il fatto non sussiste

I giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Roma hanno assolto l'imprenditore Ezio Bigotti dall'accusa di bancarotta fraudolenta con la formula "perche' il fatto non sussiste".

Nei confronti dell'imputato la procura aveva sollecitato una condanna a sette anni e sei mesi di reclusione. I giudici hanno fatto cadere le accuse anche per Luciano Caruso liquidatore della Gefi, Fiduciaria Romana Srl.

Nel marzo del 2018, nell'ambito dell'indagine, la Guardia di Finanza aveva proceduto al sequestro di beni per un valore di oltre 41milioni di euro a due societa' del Gruppo Sti.

"Per questa vicenda il mio assistito ha trascorso 11 mesi agli arresti domiciliari - afferma l'avvocato Cesare Placanica, difensore di Bigotti -. In questo, cosi' come in altri casi, servirebbe piu' prudenza al momento dell'applicazione delle misure cautelari. Ricordo che da poco Bigotti ha incassato l'archiviazione per l'ipotesi di corruzione dai giudici del Consiglio di Stato mentre la stessa Procura di Roma ha chiesto per lui l'assoluzione nel processo per concussione e turbativa delle gare Consip". 

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