Cronache
Chiara Ferragni e Masterchef? Italiani stiano in guardia dai sedicenti guru
E’ interessante scoprire che la blogger Chiara Ferragni in vacanza negli Usa con il fidanzato Fedez posta il primo scatto sexy del 2017 e fa il pieno di like
E’ interessante scoprire che la blogger Chiara Ferragni in vacanza negli Stati Uniti con il fidanzato Fedez posta il primo scatto sexy del 2017 e fa il pieno di “like”. Da che mondo è mondo, dall’avvento della televisione, l’opinione pubblica è attratta dalla vicenda di attori e personaggi dello spettacolo. Evidentemente si merita tali big. Che tutto si fermi però qui, come nel caso dei bravi e simpatici Ferragni e Fedez.
La tendenza, in realtà la tentazione, è che simili personaggi, ultimamente alcuni anche del mondo del calcio, sono convinti di essere dei guru, degli intellettuali. Hanno derive comiche. Parlano per gli italiani, credono di rappresentarli (“Giochiamo per l’Italia che è il paese più bello del mondo”, frase ricorrente, quella del paese più bello del mondo, di Matteo Renzi, e si è visto il risultato del referendum costituzionale).
In realtà non si può avere tutto. L’intelletto è il risultato di tanti fattori: educazione, studio, sacrificio. Questi personaggi partono al massimo, quasi sempre, dal diploma di scuola media superiore, raramente hanno fatto studi classici, finiscono per scrivere libri, rilasciare interviste con domande concordate, inviare ai giornali articoli in cui raccontano due fandonie (“Ho scoperto l’amore e di essere un poeta”), spiegano il significato della vita e il destino del mondo.
Un giornalista dovrebbe verificare la fonte e come tale anche chiedersi: l’ha veramente scritto lui? Certo difficile dimostrarlo. Ma basterebbe chiamarlo, farlo venire davanti alla propria scrivania e invitarlo a scrivere 30 righe in mezz’ora su un qualsiasi argomento. Del resto Alessandro Manzoni dice che la scrittura è un questione morale, il che significa che chi è pagato per scrivere e non sa farlo è come un ladro, figuriamoci chi firma cose fatte scrivere ad altri a pagamento.
Spesso tali guru sono sodali, si sostengono a vicenda, sono sempre gli stessi. Altro modo per riconoscerli: usano il noi, si atteggiano a giusti legittimati dal popolo, sono convinti di parlare in nome del popolo: “Noi crediamo nella solidarietà! Noi che siamo onesti!”. Invece un intellettuale si prende responsabilità, parla per lui, dice: “Io credo…” e forse proprio per questo qualcuno lo ascolta.
Detto questo: no al moralismo! La trasmissione “MasterChef” coi relativi insulti (“Questa è una schifezza, vergognati!”, per giunta col povero partecipante che china il capo invece di replicare all’offesa), dovrebbe essere declinata con l’intervento di siffatti guru che scrivono in diretta su una lavagna elettronica e al minimo errore…
Ernesto Vergani
