Cocaina, boom tra i colletti bianchi
Giovani, istruiti, sposati, buona professione, ben inseriti in società. E' questo l'identikit del consumatore abituale di cocaina che viene fuori da uno studio condotto dall'Asl di Brescia, dove si trova un rivoluzionario centro clinico per cocainomani che, garantendo l'assoluto anonimato, ha curato quasi 500 persone in 4 anni. Gli addicted sono spesso insospettabili che rientrano nella categoria dei "colletti bianchi". "Aiuta a stare al passo e a sentirsi all'altezza ed è troppo facile assumerla, si trova ovunque". Ecco come e perché si cade nel baratro...
Le cifre che arrivano fuori sono davvero preoccupanti. Si stima che almeno il 4,6 per centro degli adulti nella fascia dai 15 ai 64 anni abbia consumato cocaina almeno una volta nella vita. Cifre che si alzano in maniera consistente se si abbassa l'età limite ai 34 anni. Ed è proprio quella la fascia, 15-34 anni, che è maggiormente colpita da dipendenza da cocaina. E' quello l'identikit base tracciato dall'indagine dell'Asl di Brescia. Giovani che sono spesso sposati, senza grossi problemi economici e anzi titolari di una buona professione lavorativa. Ecco, è tra di loro che molto spesso si nascondono i consumatori abituali di una o due "piste" di cocaina.
Insomma, è tra i "colletti bianchi" che bisogna cercare per trovare i maggiori casi di "addiction" alla polvere bianca e non di certo tra le persone lasciate ai margini della società. I risultati dello studio internazionale arrivano al centro clinico cocainomani dell'Asl di Brescia e dall'unità sostanze illegali della fondazione Ingrado di Lugano. Il centro clinico bresciano utilizza metodi innovativi di cura. In particolare, ha condotto il primo studio italiano di controllo sui cocainomani che hanno attuato un trattamento di psicoterapia. Trattamento che ha giovato e ha eliminato il consumo di cocaina su base semestrale nell'84,5% dei pazienti. Percentuale leggermente scesa all'80% sui controlli a base annuale. Il centro garantisce totale anonimato e sono i dipendenti da droga che vogliono uscire dal baratro a rivolgersi al centro, non di certo quelli presi con le mani (e il naso) nel sacco dalle forze dell'ordine.
Tutte le testimonianze sono concordi: cadere nel baratro è molto semplice. Si assume cocaina perché così si pensa di essere più "in palla", più attivi, più esplosivi. La realtà è che poi si creano assuefazione e dipendenza e si entra in un vortice dal quale non è per niente facile uscire.