Commissione Onu contro Vaticano: "Permessi abusi sessuali su bambini"
Durissimo il rapporto della commissione Onu per i diritti dei minori nei confronti del Vaticano: in un pesante atto d'accusa l'organismo delle Nazioni Unite denuncia le politiche della Santa Sede che hanno permesso a religiosi di abusare sessualmente di decine di migliaia di bambini e ragazzi.
La commissione chiede "l'immediata rimozione" dei responsabili di quegli atti, che dovrebbero essere "consegnati" alle autorità civili, oltre all'apertura degli archivi sui pedofili e sugli uomini di chiesa che hanno coperto i loro crimini. L'Onu critica il Vaticano anche per le sue posizioni sull'omosessualità, la contraccezione e l'aborto. Il rapporto è frutto di un'indagine condotta il mese scorso con audizioni pubbliche di alti esponenti della Santa Sede.
La Santa Sede ha ribadito pubblicamente oggi il suo "impegno a difesa e protezione dei diritti del fanciullo in linea con i principi promossi dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo e secondo i valori morali e religiosi offerti dalla dottrina cattolica". Nella nota, pubblicata a commento delle dure "Osservazioni Conclusive sugli esaminati Rapporti della Santa Sede" circa l'attuazione della Convenzione Onu sui diritti dei fanciulli al cui rispetto il Vaticano e' impegnato dalla firma al pari degli altri Stati, e' espresso tuttavia anche dissenso rispetto ad alcune considerazioni contenute nel testo.
"Alla Santa Sede rincresce tuttavia - si legge infatti - di vedere in alcuni punti delle Osservazioni Conclusive un tentativo di interferire nell'insegnamento della Chiesa Cattolica sulla dignita' della persona umana e nell'esercizio della liberta' religiosa". La nota vaticana si apre con parole che esprimono rispetto per "le particolari procedure previste per le parti della Convenzione", e chiariscono che "la Santa Sede prende atto delle Osservazioni Conclusive sui propri Rapporti, le quali - promette - saranno sottoposte a minuziosi studi ed esami nel pieno rispetto della Convenzione nei differenti ambiti presentati dal Comitato secondo il diritto e la pratica internazionale come pure tenendo conto del pubblico dibattito interattivo con il Comitato svoltosi il 16 gennaio 2014".
La risposta della Santa Sede al triste fenomeno degli abusi sessuali di minori e' stato articolato in diversi ambiti" con "politiche e procedure" per "eliminare tali abusi e collaborare con le autorita' competenti dello Stato per combattere questo crimine", ha affermato nei giorni scorsi monsignor Silvano Tomasi, capo della Delegazione della Santa Sede al comitato dell'Onu per i Diritti del Fanciullo, l'ecclesiastico cioe' che ha presentato a Ginevra (insieme all'ex pg Charles Scicluna, oggi vescovo ausiliare di Malta) il Rapporto della Santa Sede sull'applicazione della Convenzione sui diritti del fanciullo. L'arcivescovo Tomasi ha sottolineato nell'occasione l'impegno della Chiesa per affrontare questo "crimine orrendo e abnorme" degli abusi, tanto a livello centrale della Santa Sede, con l'approvazione di 'Linee guida' per le Chiese locali, quanto a livello di base, nelle diverse articolazioni ecclesiali, in particolare nelle strutture educative. "Il risultato dell'azione combinata adottata dalle Chiese locali e dalla Santa Sede presenta - ha detto il nunzio apostolico - una cornice che, se correttamente applicata, contribuira' a eliminare gli abusi sessuali sui minori da parte del clero e di altro personale di Chiesa". Per monsignor Tomasi "data la posizione unica della Santa Sede all'interno della comunita' internazionale, e la presenza delle Chiese locali in tante parti del mondo, la Chiesa cattolica e' pronta a diventare un esempio di buone prassi in questo importante sforzo come richiesto dagli alti valori e gli ideali previsti dalla Convenzione e dei suoi Protocolli". L'osservatore permanente all'Onu di Ginevra ha pero' ammesso che "non ci sono scuse per qualsiasi forma di violenza o sfruttamento dei bambini. Tali crimini non possono mai essere giustificati - ha continuato -, se commessi in casa, a scuola, in comunita' e programmi sportivi , nelle organizzazioni e nelle strutture religiose". Monsignor Tomasi ha ricordato infine che la Chiesa e' "impegnata a tenere inviolabile la dignita' e tutta la persona di ogni bambino (corpo, mente, e spirito)". Infine ha citato alcuni discorsi pronunciati da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI contro la pedofilia e quello pronunciato da Papa Francesco ai vescovi olandesi, nel quale ha "chiaramente testimoniato la sua intenzione di seguire la scrupolosa attenzione data dai suoi predecessori a questo serio problema".