
Il comandante Francesco Schettino è di nuovo in aula al Tribunale del lavoro di Torre Annunziata per la seconda udienza relativa al ricorso contro il licenziamento proposto da Costa Crociere.
Ai giornalisti che gli hanno chiesto se tornerebbe al timone di una nave da crociera, Schettino ha risposto: "Sì, certamente". Come in occasione della prima udienza dello scorso 3 gennaio il dibattimento si sta svolgendo a porte chiuse dinanzi al giudice Emanuele Rocco. Il comandante è assistito dal suo legale, l'avvocato Rosario D'Orazio.
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LA PROCURA: "PROCESSO A RISCHIO"
"Il Ministero ha rivisitato le piante organiche degli uffici giudiziari. Per Grosseto si parla di tagliare un magistrato in procura e due in tribunale. La situazione è già difficile: in vista del processo sul naufragio della Concordia questa riduzione sarebbe inopportuna". Lo dice il procuratore di Grosseto, Francesco Verusio.
Sulla questione, conferma Verusio, da Grosseto è stata inviata una lettera anche al Consiglio giudiziario di Firenze, che ha già espresso parere negativo alla riduzione di organico. "Il processo per la Concordia si annuncia lungo - continua Verusio -. In un momento come questo, l’ipotesi di ridurre l’organico suscita perplessità, anche perché al taglio dei magistrati corrisponde pure un taglio del personale amministrativo".
Nella relazione per l’anno giudiziario, il presidente del tribunale di Grosseto, Michele Addimandi, scrive che "permane, soprattutto in materia civile, una quantità di sopravvenienze che non può essere smaltita con il capitale umano e con le strutture materiali esistenti. In tale scenario è sopravvenuto un processo penale, quale quello originato dal naufragio della nave Costa Concordia, che ha richiesto e richiederà un imponente impegno dell’ufficio".