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Cronache
Coronavirus, 152 casi. 3° morto in Italia. Lombardia, chiusi pub e cinema

Un nuovo decesso e sempre più contagi. Mentre aumentano i casi di positività al nuovo coronavirus in Italia, una paziente è morta a Crema. E' "una donna che era ricoverata in oncologia con una situazione molto compromessa e aveva anche il coronavirus", ha riferito l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Si tratta del terzo decesso in Italia per contagio da Covid-19.

Il numero delle persone ammalate sotto osservazione è salito a 152 persone in cinque regioni: sono 110 i contagiati in Lombardia, 21 in Veneto, 9 in Emilia Romagna, 3 in Trentino e 2 nel Lazio. Complessivamente ci sono 55 persone ricoverate con sintomi, 25 in terapia intensiva, 19 in isolamento e 27 in verifica.  Il conteggio - va detto - non contempla le tre vittime - due in Lombardia e una in Veneto - e il ricercatore che era ricoverato allo Spallanzani ed è guarito. Per l'emergenza è stato chiuso anche il Duomo di Milano.

 



Due le persone decedute finora, l'ultima ieri. La fulminea diffusione del coronavirus nelle regioni del Nord ha fatto balzare l'Italia al terzo posto per numero di contagi in tutto il mondo: a parte la Cina, resta dietro solo alla Corea del Sud (602 casi), superando il Giappone (fermo a 135, secondo i dati della Johns Hopkins University).

Nel Dragone, secondo quanto hanno fatto appena sapere le autorità sanitarie, sono 648 i nuovi casi di Coronavirus, casi che portano il numero totale di infezioni a livello nazionale a 76.936. 97 i nuovi decessi, arrivando così a 2.442. In Cina quasi tutti i nuovi casi e morti sono stati segnalati nella provincia centrale di Hubei le cui autorità locali hanno affermato che il periodo di incubazione per il coronavirus potrebbe durare fino a 27 giorni, secondo i media statali.

Intanto, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di istituire un tavolo permanente a Palazzo Marino, sede del Comune, per gestire l'emergenza da Coronavirus. "A mezzogiorno istituiremo un tavolo di lavoro a Palazzo Marino con il direttore generale e tutti i direttori" dei settori”, ha detto al termine del vertice che si è tenuto in prefettura per fare il punto sull'emergenza di Coronavirus in Lombardia. “Sarà un tavolo permanente per monitorare la situazione che si evolve". Il tavolo servirà "per vedere le regole per gli uffici comunali, sentiremo i presidenti dei Municipi e vedremo cosa fare per gli eventi visto che siamo anche nella settimana del carnevale", ha spiegato ancora Sala. 

"Anche a livello prudenziale penso che le scuole vadano chiuse a Milano e proporrò al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, di allargare l'intervento a livello di Città metropolitana”, ha aggiunto il primo cittadino di Milano, secondo cui si tratta di ”un intervento prudenziale. Ad oggi vediamo di farlo per una settimana e ritengo che sarà sufficiente”.

Mentre ieri  sera per la prima volta nella storia del sabato sera durante la  Milano Fashion Week, la sfilata di Armani è stata annullata e oggi, oltre allo stesso Armani, anche Laura Biagiotti ha deciso di fare la sfilata a porte chiuse, senza ospiti, invitati ad assistere alle loro presentazioni in streaming" (anche Moncler, che oggi avrebbe dovuto aprire al pubblico la sua presentazione, ha deciso di annullare il suo evento), Sala sta pensando anche di rinviare alcuni eventi cittadini. “Gli eventi in città sono tanti, non immagino una città blindata in cui tutto viene annullato ma quelli che sono non obbligatori e rinviabili magari sarà buon senso rinviarli”, ha concluso.

In Lombardia, ordinanza con stop a scuole, musei ed eventi. La Regione Lombardia, in relazione all'evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo una Ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sara' trasmesso a tutti i prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci.

L'ordinanza sara' efficace fino a un nuovo provvedimento. Tra i provvedimenti previsti sono contemplati: la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico; sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonche' della frequenza delle attivita' scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e universita' per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attivita' formative svolte a distanza; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.

In Lombardia rimarranno chiusi dalle 18 anche bar, locali notturni e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento aperto al pubblico (riapriranno alle ore 6.00). Verranno definite misure per evitare assembramenti in tali locali". Lo prevede l'ordinanza della Regione Lombardia, per quanto riguarda le chiusure delle attivita' commerciali nella cosiddetta zona gialla, cioe' fuori dai 10 Comuni completamente isolati nella zona rossa.

In Piemonte stop alle Università e alle manifestazioni sportive a Torino. "Considerato che nella citta' di Torino e nella Regione Piemonte - si legge nell'ordinanza  firmata stamattina dalla sindaca Chiara Appendino per fronteggiare l'emergenza - sono stati individuati alcuni casi di positivita' al Coronavirus e che sono in corso accertamenti epidemiologici da parte delle autorita' sanitarie". Il provvedimento e' assunto "a titolo precauzionale e in attesa di comprendere l'evoluzione del fenomeno".

Miur: stop alle università in Lombardia, Veneto, Emilia. Il ministero dell'Universita' e la Ricerca ha invitato "le Istituzioni universitarie e quelle di Alta Formazione Artistico Musicale e Coreutica presenti nelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna a sospendere comunque, fino al 29 febbraio 2020, l'attivita' didattica". E' quanto si legge sul sito del Miur.

"Come noto - ricorda la comunicazione - il Consiglio dei Ministri, nella serata di ieri, sabato 22 febbraio 2020, ha definito apposite misure per evitare la diffusione del Covid - 19 e ulteriori misure di contenimento. Fra le previsioni adottate dal Governo c'e' anche quella relativa alla possibile sospensione dalla frequenza delle attivita' di formazione superiore, fatte salve le attivita' formative svolte a distanza. In attesa dell'adozione formale dei provvedimenti consequenziali previsti dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali",l'invito alla chiusura delle universita' nelle tre regioni.

"Tale soluzione e' in linea con le scelte gia' autonomamente assunte da alcune Istituzioni interessate e consegue da un confronto tra il Ministro e le stesse".

Anche l'Università di Genova sospende le lezioni. Per prevenire il rischio contagio da Coronavirus, l'Universita' di Genova ha deciso "cautelativamente di sospendere per una settimana ogni attivita' didattica (lezioni e esami) a partire da domani, lunedi' 24 febbraio". Lo ha annunciato il rettore dell'Ateneo Paolo Comanducci, questa mattina. La decisione, "al fine quindi di contribuire a ridurre gli spostamenti di grandi numeri di soggetti, vista l'ampia area di provenienza e la numerosita' degli studenti del nostro Ateneo". 

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